Cronaca

Bando rurale, dalla Regione
aiuti al recupero delle cascine

“Si tratta di poco meno di 50 milioni di euro, destinati a realtà pubbliche e private – osserva il consigliere dem – e persegue proprio le finalità contenute nella nostra proposta di legge che, se approvata, potrà rendere strutturali gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio delle nostre cascine, attraverso una programmazione economica pluriennale"

“Ieri la giunta lombarda ha deliberato i criteri per la predisposizione del bando architettura rurale 2022 che, grazie ai fondi europei del Pnrr dedicati alla valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, finanzia interventi per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale della nostra regione: un’ottima notizia che ben si sposa con la nostra proposta di rivalutare e tutelare il patrimonio delle cascine lombarde” a dichiararlo è il consigliere regionale Matteo Piloni che il primo di marzo ha presentato un progetto di legge specifico illustrandolo in diverse province lombarde.  “Si tratta di poco meno di 50 milioni di euro, destinati a realtà pubbliche e private – osserva il consigliere dem – e persegue proprio le finalità contenute nella nostra proposta di legge che, se approvata, potrà rendere strutturali gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio delle nostre cascine, attraverso una programmazione economica pluriennale”. “Oggi come oggi, in Lombardia, si stimano oltre 100mila cascine e, di queste, più della metà si trova in stato di abbandono – fa sapere Piloni – ma non esiste un vero e proprio censimento, così come non si trovano, negli strumenti di pianificazione, riferimenti espliciti alla tutela paesaggistica e alla conservazione degli edifici rurali tipici, né esiste una disciplina specifica che punti al recupero e alla valorizzazione di questo patrimonio architettonico, storico e antropologico che non possiamo permetterci di perdere”. “Per tutelare e salvare queste strutture che si differenziano da tutti gli altri edifici agricoli, ci vuole una legge regionale specifica, una normativa più attenta e completa – sottolinea il consigliere dem – ed è proprio qui che nasce la nostra proposta, i cui obiettivi sono, fondamentalmente, cinque: introdurre una definizione specifica e precisa di ‘cascina’, distinguendola quindi dai più generici edifici rurali a cui oggi la normativa si riferisce; istituire un censimento regionale, anche attraverso la definizione di uno specifico albo; affidare agli enti locali la centralità degli strumenti pianificatori e istituire infine un fondo economico per il recupero del patrimonio”.

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