Cronaca

AMURT e Diotti, corso di italiano
per Ucraini: passo per l'integrazione

Il corso partirà a fine mese (mentre sono già aperte le iscrizioni) e si protrarrà sino a settembre, con una pausa ad agosto. A settembre poi si valuterà come e se andare avanti a seconda delle necessità. La speranza è che, a settembre, non ci sia più necessità perché starebbe a significare che la guerra è finita e che i profughi stanno facendo ritorno a casa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

In un paese che li accoglie, ma con poche possibilità di integrarsi per i problemi che sono soprattutto di natura linguistica. Perché gli Ucraini, giunti come profughi in Italia, per la maggior parte donne, ragazzi e bambini, parlano e capiscono la loro lingua, e quelli che sanno l’inglese sono relativamente pochi. C’era da fare qualcosa in più per loro, e quel qualcosa in più, almeno nel casalasco/viadanese, si sta materializzando grazie all’impegno di AMURT e della Scuola Media Diotti e, anche, grazie a un lascito a memoria di una maestra, finalizzato allo scopo.

La maestra in questione è Laura Ventura Passeri, moglie del dottor Stefano Passeri, casalese di origine ma trapiantato da anni a Parma. E’ stato lui stesso a contattare AMURT per mettere a disposizione una somma che consentirà di portare avanti un programma di insegnamento dell’italiano rivolto ai profughi. AMURT ci ha messo tutta la sua ottima organizzazione e Cinzia Dall’Asta (presente in conferenza stampa insieme alla professoressa Anastasia Viti) ci hanno messo le loro aule e la consulenza. Ma a dare una mano ci sarà anche il Concass (che ha il polso sulla presenza dei profughi in territorio Casalasco) e a patrocinare con entusiasmo il tutto c’è il Comune di Casalmaggiore.

Un corso di italiano per Ucraini, con insegnanti di madrelingua Ucraina (due) che si differenzierà in due fasce, con gli stessi orari. L’uno per i piccoli dai 6 ai 13 anni, e l’altro per i teenagers e gli adulti. Due corsi in contemporanea – il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 16.30 – per consentire alle mamme con i figli di poter frequentare con relativa tranquillità. Un impegno importante, sia per la scuola che per AMURT, ma necessario.

“Non è facile comunicare con loro – ci spiega Paolo Bocchi (AMURT) – perchè non conoscono l’italiano, e pochi anche parlano inglese. Questo è un problema che come associazione ci siamo posti ed abbiamo cercato di risolverlo mettendo in piedi questo corso. Lo faremo in collaborazione con l’Istituto Diotti che ha dato piena disponibilità, abbiamo individuato delle insegnanti. I corsi saranno due perché abbiamo pensato di fare un corso per gli adulti e un corso per i bambini, proprio perché la maggior parte dei profughi sono donne con i loro figli, quindi, nel momento in cuile mamme vengono a frequentare il corso abbiamo pensato di allestirne uno in contemporanea anche per i ragazzi. Per noi è molto importante perchè è un primo passo affinché queste persone possano socializzare, non si sa per quanto tempo resteranno qui da noi ma credo che la lingua sia fondamentale per poter aver un rapporto con gli italiani, per poter magari iniziare a fare un lavoro e diciamo che per noi è un passo importante che faremo anche grazie alla donazione che abbiamo avuto dal professor Stefano Passeri. Questo corso sarà organizzato in memoria della moglie, Laura Ventura Passeri”. Un corso che parte ed ha sede nel Casalasco ma aperto anche agli altri comuni: “Noi non poniamo limiti – conclude Bocchi – lo facciamo per i profughi ucraini, per loro, e sino a che avremo posto lo faremo”.

Il corso partirà a fine mese (mentre sono già aperte le iscrizioni) e si protrarrà sino a settembre, con una pausa ad agosto. A settembre poi si valuterà come e se andare avanti a seconda delle necessità. La speranza è che, a settembre, non ci sia più necessità perché starebbe a significare che la guerra è finita e che i profughi stanno facendo ritorno a casa.

“Non si poteva non raccogliere l’invito di AMURT – ci spiega la dirigente del Diotti Cinzia Dall’Asta – perché è una questione che ci riguarda tutti. Nella scuola dell’Infanzia noi abbiamo un bambino  figlio di ucraini, che già erano qui prima dello scoppio della guerra. Quando la guerra è scoppiata la famiglia si trovava in Ucraina e abbiamo vissuto giorni di apprensione a pensare a quella famiglia sotto le bombe. Poi fortunatamente sono tornati. Quando si è pensato al corso, si è pensato ad insegnanti presenti da tempo sul territorio, con una vicinanza culturale e linguistica alle persone che avrebbero poi partecipato. Abbiamo cercato di fornire loro un punto d’incontro con la nostra cultura e l’accoglienza è anche andare incontro. Lo facciamo nella consapevolezza di non sapere per quanto tempo dovrà durare, e nella speranza che possano tornare nel loro paese il prima possibile. C’è la necessità di dare loro punti di riferimento”.

Le iscrizioni sono aperte, per iscriversi basterà la mail a cric80100e@istruzione.it, e per maggiori informazioni sarà possibile contattare lo 037542554. I corsi inizieranno giovedì 28 aprile.

N.C.

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