Politica

Zaffanella e Boni: "Niente date. Sul
palazzetto maggioranza sconcertante"

È emersa chiaramente la sconcertante mancanza di programmazione della Giunta: ad oggi non vi è ancora certezza né sulla data della consegna dell’impianto, né sulla sua capienza (l'amministrazione chiederà autorizzazione per 1000 posti), nè sulle assegnazioni alla società polisportiva. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Delusione e sconcerto. Questi i sentimenti espressi da Fabrizia Zaffanella e Benedetta Boni dopo il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto chiarire molte domande rimaste senza risposta per quel che concerne il Palafarina. Silenzi stizziti o risposte altrettanto nervose quelli della maggioranza guidata da Nicola Cavatorta che non ha saputo chiarire dubbi e perplessità su un lavoro che non ha ancora visto fine.

Finalmente venerdì sera, ad oltre 6 mesi dalla richiesta di tutti i gruppi di minoranza, si è tenuta una seduta consiliare aperta per conoscere lo stato dei lavori da anni in corso nel Palazzetto dello sport e la data della consegna della struttura alla cittadinanza viadanese, dopo sette anni di chiusura (il palazzetto è crollato nel febbraio del 2015). Anche in questa circostanza, come è già successo sul tema della sanità, del welfare, della legalità, dell’ambiente, delusione e sconcerto sono stati i sentimenti provati al termine della riunione per l’approssimazione organizzativa e la scarsa responsabilità politica mostrata dal Sindaco e dalla Giunta.

Non esprimiamo tale giudizio con piacere, perché il nostro intento era soprattutto quello di contribuire, insieme alla giunta, a dare certezze alle tante società sportive, a tutti gli atleti e a tutta la cittadinanza sulla data della riapertura del Palazzetto. Ed invece nulla è stato definito! Alle ripetute osservazioni dei consiglieri di opposizione e ai numerosi interventi da parte del pubblico presente, né il Sindaco Nicola Cavatorta né l’Assessore ai Lavori Pubblici Ivan Gualerzi hanno spiegato ai cittadini viadanesi e in particolare alle società sportive, che hanno sofferto la mancanza di questa fondamentale struttura, la motivazione dei ritardi e del considerevole aumento dei costi.

Risposte evasive, spesso stizzite e approssimative non hanno consentito al pubblico presente (circa una settantina di persone, molte appartenenti al mondo dello sport) di capire esattamente cosa è successo in questi 7 anni. Oltre alla mancata spiegazione dei motivi dei ritardi dei lavori e dell’incredibile aumento dei costi (da 1.700.00 a oltre 3.100.00 €), tutta la vicenda resta ammantata di poca trasparenza.

È emersa chiaramente la sconcertante mancanza di programmazione della Giunta: ad oggi non vi è ancora certezza né sulla data della consegna dell’impianto, né sulla sua capienza (l’amministrazione chiederà autorizzazione per 1000 posti), nè sulle assegnazioni alla società polisportiva.

A tutto ciò si aggiungono le mancate risposte sul piano della fruibilità del palazzetto da parte dl atleti disabili, segnalate da una società sportiva del territorio, denotando assoluta mancanza di attenzione e sensibilità sul tema. Piena solidarietà infatti va a Macron Warriors, squadra di serie A che avrebbe potuto portare a Viadana un importante indotto e creare attenzione e sensibilità sul tema dello sport nella disabilità. La società, infatti, ha evidenziato, con grande rammarico, come l’opera non fosse usufruibile da parte dei suoi atleti per alcune mancanze tecniche e logistiche

Il Consiglio di ieri sera poteva rappresentare il momento della trasparenza e della chiarezza nei confronti dei cittadini, l’assunzione della responsabilità politica e amministrativa dei ritardi e dei costi. Si è trasformato, invece, in un goffo tentativo di minimizzare quello che è accaduto, da parte del Sindaco – che ha preso parola solo dopo un’ora di dibattito – e in una nervosa difesa da parte dell’Assessore Gualerzi che non è stato neppure in grado, differentemente da più occasioni in passato, di fornire una data certa di apertura del Palazzetto (giugno, settembre?).

Noi, come opposizione, continueremo a vigilare senza tregua su questa vicenda, interpretando le esigenze della collettività viadanese, da anni in attesa di poter riprendere a vivere il suo Palazzetto dello Sport“.

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