Politica

Seggi aperti: si vota fino alle 23
Tutto quello che c'è da sapere

Per quanto concerne il referendum, questo è valido soltanto se viene raggiunto il 50% più uno dei votanti tra gli aventi diritto, altrimenti la consultazione viene bocciata in automatico. Il quorum è invece diverso nei comuni dove si sia presentato un solo candidato sindaco (e nel comprensorio sono ben tre).

Urne aperte dalle ore 7 di domenica mattina nei comuni del comprensorio Oglio Po, così come in tutta Italia. Si vota ovunque per il referendum sulla giustizia e in quattro comuni comprensoriali – Torricella del Pizzo, Bozzolo, Gazzuolo e Pomponesco – per rinnovare sindaco e consiglio comunale. Si potrà votare fino alle ore 23 di domenica, mentre dalle ore 14 di lunedì partirà lo spoglio delle schede.

Per quanto concerne il referendum, questo è valido soltanto se viene raggiunto il 50% più uno dei votanti tra gli aventi diritto, altrimenti la consultazione viene bocciata in automatico. Il quorum è invece diverso nei comuni dove si sia presentato un solo candidato sindaco (e nel comprensorio sono ben tre: a Torricella del Pizzo con Sigrid Bini, a Bozzolo con Giuseppe Torchio, a Gazzuolo con Andrea Minari).

Qui, senza avversari, vanno superati due scogli: il quorum del 40% più uno (e dunque non del 50% più uno) degli aventi diritto e, successivamente, il quorum del 50% più uno di voti validi (per capirsi, le schede bianche o nulle non devono superare quelle che attribuiscono un voto al candidato sindaco o al candidato consigliere). Dunque se alle 23 di domenica, orario dell’ultima rilevazione dell’affluenza e di chiusura dei seggi, i tre comuni comprensoriali sopra indicati avranno raggiunto il primo quorum, un passo importante per avere il nuovo sindaco ed evitare il commissariamento sarà stato fatto, ma mancherebbe comunque ancora l’ufficialità. Questa si avrà soltanto nel primo pomeriggio di lunedì con lo spoglio delle schede.

L’unico comune dove, a livello amministrativo, non si avranno problemi di quorum è Pomponesco: la sfida tra Giuseppe Baruffaldi e Maicol Caffarra può essere vinta anche con un solo voto a favore di uno dei due e non serve che si raggiunga il famoso 40% più uno, dato che qui in campo ci sono appunto due candidati e due liste a sostegno, dunque anche in consiglio verrà poi cristallizzata la suddivisione tra maggioranza e opposizione.

Giovanni Gardani

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