Cronaca

Piadena Drizzona, assegnata la borsa
di studio in memoria di Marco Bazzani

Sia in qualità di componenti della giuria sia perché legati alla figura di Marco, erano presenti la moglie Annunciata Camisani, il fratello e collega Davide Bazzani e Vittoriano Zanolli, a lungo direttore de La Provincia e quindi di Marco. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Il chiostro dei Gerolamini di Piadena ha ospitato la cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate alla memoria del giornalista del quotidiano La Provincia Marco Bazzani, scomparso il 21 settembre 2019. Dopo la prima edizione dello scorso anno a Sabbioneta, quest’anno il Rotary Club Piadena Oglio Chiese, ideatore dell’iniziativa, ha premiato tre ragazze che frequentano le terze medie (nei plessi di Piadena e Torre de’ Picenardi) dell’Istituto Comprensivo Gian Maria Sacchi di Piadena Drizzona.

Per questo alla serata di giovedì erano presenti il dirigente scolastico Umberto Parolini e le docenti Adelaide Piccinelli, Gabriella Occhipinti e Francesca Concari. Sia in qualità di componenti della giuria sia perché legati alla figura di Marco, erano presenti la moglie Annunciata Camisani, il fratello e collega Davide Bazzani e Vittoriano Zanolli, a lungo direttore de La Provincia e quindi di Marco.

La cerimonia è stata ben coordinata dal prefetto del club Paolo Mauri, e condotta dal presidente Francesco Fabozzi. Il primo a parlare è stato Zanolli, il quale ha ricordato i tratti essenziali della figura del collega, dal suo arrivo al quotidiano da neolaureato in Economia alla chiamata ad affiancare il caposervizio del Territorio Luciano Zignani, e alla morte di lui, dopo l’assunzione la sostituzione nel ruolo, fino all’apertura a Casalmaggiore della redazione locale nel 1997, quando direttore era Pirondini e Zanolli caporedattore (diverrà direttore nel 2008). Zanolli ne ha esaltato la riservatezza («Non ha mai parlato male dei colleghi mentre le redazioni sono covi di vipere»), il lavoro sfiancante, la cura estrema delle sue pagine, l’iniziativa: «Marco ha dato un grande contributo alla crescita del giornale. Aveva una grande capacità di trovare notizie e svilupparle. Il lavoro, oltre naturalmente alla famiglia, è stata la sua vita. Non è retorica dire che ha lasciato un vuoto incolmabile» ha chiuso commosso il suo ex direttore.

Fabozzi ha ringraziato l’impegno di Parolini e dei docenti e don Antonio Pezzetti per aver messo a disposizione il bell’ambiente, quindi “Nunzia” Camisani, dopo aver ricordato le origini del lavoro del marito al fianco del fratello, ha incitato i ragazzi ad essere fieri di fare quel che sanno fare, a prescindere dai giudizi altrui. Quindi le premiazioni, accompagnate da un commento da parte di Davide Bazzani.

Il 1° premio è andato a Sara Galetti, capace di raccontare un fato di cronaca in modo giornalistico, con capacità di sintesi, buon sviluppo narrativo e apprezzate riflessioni finali. Il secondo a Sofia Lebovitz che ha scelto come tema, quanto mai attuale, la pace, mentre al terzo posto si è classificata Rhomisae Rhaninae, che ha puntato sull’uguaglianza di genere e l’oggettificazione dei corpi. Le tre ragazze, che hanno ricevuto l’attestato e un premio in denaro, erano accompagnate dai genitori.

V.R.

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