Politica

Unione Municipia perde
un pezzo: si sfila Cingia de' Botti

L’unione, insomma, non va più di moda, anche perché non sono più previste penali dal 2019. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

L’Unione Municipia perde un pezzo su tre: il comune di Cingia de’ Botti, infatti, ha deciso sabato mattina all’unanimità di recedere dall’accordo che aveva formato l’unione a tre assieme a Scandolara Ravara e Motta Baluffi. A spiegare le motivazioni della decisione, che sarà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2023, è il sindaco Fabio Rossi nell’intervista realizzata per Cremona 1. L’unione, insomma, non va più di moda, anche perché non sono più previste penali dal 2019.

Intanto però qualche voce critica già si leva, come quella di Matteo Carrara, sindaco di Motta Baluffi: “Questa decisione, che rispetto ma che non condivido appieno, si discosta ed è in controtendenza rispetto a quello che è già avvenuto in modo proficuo in altri ambiti come per esempio nell’unione delle nostre parrocchie, delle scuole e della protezione civile “Terre di mezzo”. Ritengo che in una realtà come la nostra, fatta di piccoli comuni con risorse finanziarie e umane limitate, la collaborazione, attraverso anche le unioni dei comuni, sia fondamentale e necessaria per garantire l’efficienza dei vari servizi. L’Unione Lombarda Municipia proseguirà il suo cammino e lavoro in un clima di cooperazione tra i comuni di Motta Baluffi e Scandolara Ravara”.

G.G.

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