Cronaca

Il filare VBC è morto. Giuseppe Zani:
"Il degrado chiama sempre degrado"

Un cimitero davanti alla scuola Marconi. Triste e paradossale se si pensa al fortissimo contrasto della vita che cresce dall'altra parte della strada. Ne avevamo parlato tempo fa, quando ancora, e per qualcuno di quegli arbusti, c'era una speranza

Resta poco, o niente, del filare di arbusti dedicati alla VBC Casalmaggiore. Sprocche secche, senza ormai più vita, targhe quasi del tutto andate, neppure più il ricordo di una vittoria storica e forse irripetibile, il punto più elevato che lo sport cittadino (se si escludono le Olimpiadi e le gesta di Gianluca Farina, Simone Raineri nel canottaggio e di Fausto Desalu nell’atletica) abbia mai toccato. Un cimitero davanti alla scuola Marconi. Triste e paradossale se si pensa al fortissimo contrasto della vita che cresce dall’altra parte della strada. Ne avevamo parlato tempo fa, quando ancora, e per qualcuno di quegli arbusti, c’era una speranza. Ora non più. A ridarci modo di parlarne una segnalazione. E’ di Giuseppe Zani. “Vorrei segnalare la situazione delle piante secche davanti alla Scuola Marconi che nessuno si decide a rimuovere. Mi sono offerto di provvedere personalmente alla rimozione purché garantisca il comune la successiva messa in regola del fondo ma non mi hanno neppure risposto. Il degrado chiama degrado insegna a tollerare il brutto e l’abbandono“. Noi risegnaliamo: ormai non ha alcun senso averle così. Sprocche secche a reggere il peso del cielo e della storia. Sprocche che ormai – ammesso che vi sia stato un tempo in cui avessero la forza – ormai non ce la fanno più.

N.C. (Foto: Alessandro Osti)

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