Cronaca

Andrea Devicenzi ce l'ha fatta. L'Iron
Man ora è anche re d'Islanda

"A Reykjavik è la mezzanotte. Qui si è realizzato un sogno, un'impresa, un viaggio, un'esperienza che si è concretizzata grazie ad una grande squadra, che non ha mai dato nulla per scontato ed ha lavorato ogni giorno per tagliare il traguardo ed in tutto questo, ci siete anche voi, attraverso messaggi, chiamate, like. Grazie e ricordate che l'Islanda non finisce qui, si aprono dalla settimana prossima interessanti attività"

E’ arrivato a Reykjavik, da dove era partito il 9 luglio scorso e dopo un’avventura che lo ha visto affrontare 2100 chilometri, oltre 15 mila metri di dislivello e 21 tappe, quasi mai semplici. Andrea Devicenzi ha chiuso l’avventura in Islanda con l’ennesimo successo. E’ stata dura, forse più dura di altre volte. Passano gli anni per il super campione nato a Casalmaggiore e residente a Martignana di Po. Vento, pioggia, tempo mutevole ma anche straniamento e pensieri nelle tappe più isolate e quelle parole, all’apice probabilmente della stanchezza, d’addio alle avventure di questo tipo. Ci sarà tempo per sentirlo a bocce ferme, per capire quali siano realmente le sue intenzioni. Al momento viviamo il presente, fatto dell’arrivo dopo un’impresa straordinaria: Andrea è re vichingo, conquistatore della terra dei vulcani, dei geyser e dei ghiacci. “A Reykjavik è la mezzanotte. Qui si è realizzato un sogno, un’impresa, un viaggio, un’esperienza che si è concretizzata grazie ad una grande squadra, che non ha mai dato nulla per scontato ed ha lavorato ogni giorno per tagliare il traguardo ed in tutto questo, ci siete anche voi, attraverso messaggi, chiamate, like. Grazie e ricordate che l’Islanda non finisce qui, si aprono dalla settimana prossima interessanti attività“. Non tutto ha funzionato probabilmente alla perfezione, ma l’avventura è anche questa o forse è proprio questa: il problem solving, il mettersi alla prova, l’arrivare con testa e cuore dove il fisico sembra cedere. In questo il vichingo Andrea da Martignana di Po è sempre stato un maestro. Oggi – come ci ha confermato la moglie Jessica – il rientro a casa. Dall’esperienza islandese e dall’infinità di materiale raccolto verrà realizzato un docufilm e un libro con racconto e foto. Ora un po’ di riposo (forse) sino al prossimo, folle, sogno.

N.C.

 

 

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