Cronaca

Linea non affidabile: arriva il rimborso
del 30% (solo se ti abboni ancora...)

Una situazione simile si era già verificata nel periodo del Covid. “Molti pendolari non viaggiavano più in treno perché erano in smart working - ricorda Bertolini -. Così, anche se la linea Mantova-Cremona-Milano non aveva all’epoca raggiunto l’indice di affidabilità, il mese successivo in molti rinunciarono all’abbonamento".

Questa volta il rimborso arrivo, ma la formula – prevista dal Contratto di Servizio – proprio non piace ai pendolari che annusano una nuova beffa. In buona sostanza diverse linee ferroviarie non hanno raggiunto il punteggio di affidabilità e tra queste vi è ancora la Mantova-Cremona-Milano (rimandiamo nel link all’articolo a piè di pagina per saperne di più). Questo significa che, una volta che Trenord ammette questa sua mancanza, per i pendolari scatta il rimborso del 30%.

“Tuttavia, ancora una volta – spiega Andrea Bertolini dell’UTP Lombardia, che segue da anni gli interessi dei pendolari – la formula ci sembra sbagliata: non si ha infatti un rimborso in contanti, ma uno sconto sul successivo abbonamento. In buona sostanza, per maturare il mio sconto devo abbonarmi mensilmente a settembre e allora pagherò il 70% del totale. Ma in questo modo persiste l’obbligo di abbonamento”.

Una situazione simile si era già verificata nel periodo del Covid. “Molti pendolari non viaggiavano più in treno perché erano in smart working – ricorda Bertolini -. Così, anche se la linea Mantova-Cremona-Milano non aveva all’epoca raggiunto l’indice di affidabilità, il mese successivo in molti rinunciarono all’abbonamento, proprio perché non si recavano sul posto di lavoro a Milano, e dunque hanno dovuto rinunciare pure al loro rimborso. Questa formula è come minimo rivedibile”.

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