Cronaca

Infermieri del PS Oglio Po,
Pasotto: "Ora che farà ASST?"

Annamaria Piccinelli: "Complimenti al personale e al sindacato Fials Confsal. Perché sia stato l'unico a portare avanti la causa è una bella domanda"

Non dovranno più sottostare al volere dell’Azienda sulla pronta reperibilità e l’Azienda, in questo caso l’ASST di Cremona, dovrà rispettare il contratto di lavoro senza libere interpretazioni. Così ha deciso il giudice del Lavoro e per i 19 infermieri ed infermiere del Pronto Soccorso di Oglio Po è una gran bella vittoria. Ci avevano creduto, anche quando il tribunale aveva dato loro torto, così come ci aveva creduto il sindacato – l’unico in verità che ha deciso di scendere in campo al loro fianco – la Fials Confsal e Stefano Lazzarini. E’ per loro una sorta di rivincita, contro tutti e tutto. Contro chi avrebbe dovuto prendere le loro parti ma soprattutto per loro stesse e loro stessi.

Quando su una vicenda controversa – spiega Pierluigi Pasotto di Rive Gauche – viene fatta chiarezza è sempre una buona notizia . Quando la querelle riguarda i diritti dei lavoratori e il rispetto del loro contratto di lavoro per il sottoscritto ancora di più. Conosco la vicenda e molti dei lavoratori interessati e sono contento che abbiano visti riconosciuti chiarezza e ragione. Adesso però sarebbe lecito attendersi una dichiarazione da parte dei vertici di ASST così come sarebbe giusto che venisse chiarito cosa cambierà da ora in poi, dato che qualcosa dovrà pur cambiare. Sicuramente, penso io, ci sarà una nuova forza e consapevolezza da parte di lavoratori che maneggiano persone e non oggetti durante l’esercizio della loro professione, con quello che comporta. Merito anche a coloro che li hanno seguiti in questa battaglia. Non era facile“.

Anche Annamaria Piccinelli (Vivace & Sostenibile), da sempre attenta alle questioni legate all’ospedale e alla sanità, ha espresso ieri un proprio parere. “E’ inutile fare concorsi se poi si fa scappare il personale. Non si sa più in che lingua dirlo. Dalla gestione dell’ospedale a quella della sanità territoriale, allo sfacelo dell’ex ospedale, Casalmaggiore è penalizzata da questa gestione della sanità locale. E chi non si indigna, chi non agisce con atti concreti e magari anzi li difende (si veda Consiglio del 27 maggio scorso) non fa il bene di Casalmaggiore. Complimenti al personale e al sindacato Fials Confsal. Perché sia stato l’unico a portare avanti la causa è una bella domanda“.

N.C.

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