Casalmaggiore e il Natale tra albero,
pista e qualche luminaria in meno
Nella pista da pattinaggio - che a Casalmaggiore funziona ormai da diversi anni tra dicembre e gennaio, dopo i primi problemi avuti con l’esperimento nell’anno zero - non sono mancati giovani e meno giovani che hanno creato un bel colpo d’occhio, una vera e propria cartolina. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
La magia del Natale, l’accensione dell’albero, schettinare sul ghiaccio: tre particolari che rendono magica anche piazza Garibaldi a Casalmaggiore, per eventi che andranno avanti, da tradizione, fino all’Epifania. Un connubio di intento tra comune, presente col sindaco Filippo Bongiovanni e il presidente del consiglio Pierfrancesco Ruberti, e Pro Loco, con la scelta, quest’anno, di non rinunciare alle luminarie, ma al contempo di non esagerare per risparmiare considerando il caro energia.
Nella pista da pattinaggio – che a Casalmaggiore funziona ormai da diversi anni tra dicembre e gennaio, dopo i primi problemi avuti con l’esperimento nell’anno zero – non sono mancati giovani e meno giovani che hanno creato un bel colpo d’occhio, una vera e propria cartolina, con lo sfondo del palazzo municipale, sempre suggestivo, e reso ancora più fascinoso dall’albero di Natale e dai negozi di dolciumi.
Un po’ meno luminarie, come detto, rispetto al passato, ma questa scelta è stata apprezzata dai cittadini, che hanno compreso il momento. Non si è passati direttamente dalla luce al buio, ma semplicemente si è scelto di risparmiare un pochino di più, almeno in questo anno reso purtroppo eccezionale dai noti problemi sullo scacchiere mondiale.
E mentre sul lato della piazza Garibaldi non mancava uno stand della sezione Alpini, che ha preparato per tutti vin brulè, ceci e castagnaccio, l’abete bianco che troneggia in piazza Garibaldi ha suggellato il 40esimo anniversario col comune di Breguzzo, che ha scelto di donare, proprio a partire dal 1982 ininterrottamente, un albero alla comune di Casalmaggiore, che nella località trentina dagli anni ’50 e per un paio di decenni successivi ha sempre portato i ragazzi alla colonia Don Bosco.
G.G. (video Alessandro Osti)