Cronaca

La favola delle feste di Giovanna:
Babbo Natale e Stella cometa

Questa favola l'ha scritta Giovanna Anversa, che di favole (belle) ne ha scritte tante. Ha cominciato quando il Covid ci aveva chiusi tutti dentro e non poteva vedere la piccola nipote

Un paio di racconti li abbiamo dedicati agli adulti, ma non ci dimentichiamo dei più piccoli. Questa favola l’ha scritta Giovanna Anversa, che di favole (belle) ne ha scritte tante. Ha cominciato quando il Covid ci aveva chiusi tutti dentro e non poteva vedere la piccola nipote. Ogni sera, al telefono o tramite il computer, per starle vicino le scriveva e poi le raccontava una favola. Sono tutte favole piccole, tutte strie lievi, adatte ai bimbi. Ve la regaliamo, per i vostri figli e nipoti: in questi giorni, che si è tutti più vicini, una favola piccola può essere un (ulteriore) momento di tenerezza… (N.C.)











BABBO NATALE E STELLA COMETA (di Giovanna Anversa)

Al Polo Nord, in una casetta molto graziosa e accogliente, la Signora Claus stava leggendo le ultime letterine mentre gli gnomi preparavano i pacchetti con i doni che di lì a qualche giorno Santa Claus, per gli amici Babbo Natale, avrebbe distribuito ai bambini di tutto il mondo nella notte più lunga e più magica dell’anno. La slitta era pronta, le renne e Babbo Natale si stavano riposando per affrontare al meglio la fatica di quella notte. Gli gnomi confezionavano giocattoli e pacchetti alla velocità della luce e riempievano un sacco dopo l’altro che poi veniva caricato sulla slitta. La Signora Claus, seduta sulla sua poltrona davanti al camino, aprì l’ultima letterina che da subito le sembrò alquanto strana: la carta della lettera luccicava, emanava un brillio quasi magico. L’aprì e con sorpresa vide che anche le parole erano luminose come tante candeline accese, così lesse la lettera tutta d’un fiato.

Carissimo Babbo Natale,
sono una stella, sono molto brillante, allegra e vivace; mi piace ridere, scherzare, divertirmi ma nessuno mi dà retta, anzi mi ignorano perché io ho un difetto, ho una lunga coda abbagliante e tutti ridono di me. Nella notte mi lasciano sempre sola così girovago per cieli sempre diversi nella speranza di incontrare qualche stella buona che mi accetti come amica anche se sono diversa. Ho saputo che tu porti doni ai bambini la notte di Natale così ho deciso di scriverti anche io e chiederti un regalo particolare, un regalo diverso dai giochi, io vorrei avere delle amiche. Un abbraccio grande, tua Stella Cometa!

La Signora Claus corse subito dal marito, quelle parole l’avevano toccata moltissimo e riteneva che quel desiderio fosse assolutamente da esaudire. Babbo Natale lesse attentamente e disse: “Questa è una richiesta insolita e molto complicata, come farò a trovarle e impacchettarle delle amiche? Questo è un compito troppo difficile anche per me”. La bontà e la sensibilità di Babbo Natale erano talmente grandi che non smise un attimo di pensare ….. come accontentare Stella Cometa? Arrivò il giorno prima della notte di Natale e nemmeno un’idea era venuta fuori. Decise di coricarsi, di dormire perché il giorno dopo avrebbe avuto bisogno di parecchie energie e si addormentò con la certezza che la magia che si sprigiona in terra e in cielo la notte del 24 dicembre, lo avrebbe aiutato a trovare una soluzione per Stella Cometa. Il giorno dopo si alzò, mangiò abbondantemente, tirò fuori dall’armadio il suo abito rosso, i guanti e gli stivali anti-gelo ed iniziò a prepararsi. Controllò che la slitta fosse stata caricata e diede un pasto succulento alle renne, quel Natale si doveva partire prima perché bisognava passare a prendere un altro passeggero. Così alle quattro in punto del pomeriggio, quando il sole cominciava a calare, la slitta si staccò da terra e volò in alto, più in alto del solito. “Dove andiamo? – chiesero le renne – salite in alto, in alto nel cielo e quando vedrete una stella con la coda fermatevi”. Così rispose Babbo Natale e le renne pensarono che forse stava invecchiando, in effetti una stella con la coda non si era mai vista. Ubbidienti come sempre, salirono sempre più finché, con grande sorpresa, scorsero una strana cosa luminosa con una lunga scia; si avvicinarono e Stella Cometa al vederli fece un grande sorriso, era talmente bella che rimasero incantati!! “Forza sali – le disse Babbo Natale – il tempo corre veloce e dobbiamo ancora consegnare tutti i doni ai bambini, durante il viaggio un’idea mi verrà!”. In ogni casa in cui si fermavano, mentre Mr. Santa Claus e le renne si rifocillavano con biscotti e dolci lasciati sul tavolo per loro, Stella Cometa saliva nella cameretta dei bambini, si posava sulle loro labbra e illuminava il loro sorriso. I bambini il giorno dopo oltre ai doni avrebbero sentito dentro di sé una leggerezza e una felicità mai provati prima. Babbo Natale vedendo di cosa questa strana Stella era capace senza saperlo, capì cosa fare. Consegnati tutti i doni la portò in un posto ben preciso e le disse: “Vedi quei tre Re laggiù? Stanno affrontando un lungo viaggio per portare doni a un bimbo speciale come te, indica loro la strada tu saprai trovarla”. Stella Cometa ubbidì e si accorse immediatamente che la strada da percorrere le veniva naturale. Viaggiarono per parecchi giorni finché all’alba del 6 gennaio videro una lunga fila di persone andare nella stessa direzione. I Re Magi, esperti di stelle e astrologia, conoscevano la magia di Stella Cometa e le dissero: “Vedi quella grotta laggiù? Là è nato un bambino e noi andiamo a portagli omaggio. Lui non è come gli altri Cara Cometa e tu non sei una Stella come le altre, voi due siete speciali. Ora va da lui, illumina il suo sorriso e il suo cuore e dagli la forza per affrontare quella che sarà una vita difficile, aiutalo con la tua luce a rimanere buono e puro, così com’è nato”. Stella Cometa fece ciò che le era stato detto poi si posò sopra la grotta per illuminarla e renderla visibile a coloro che arrivavano. Da quel giorno Stella Cometa non si sentì più sola, le altre stelle ora l’ammiravano e facevano a gara per essere sue amiche. Ogni anno Babbo Natale andava a prenderla con la slitta, e dopo avere consegnato i doni a tutti i bambini della terra, la portava dai Re Magi e con loro via, verso la Grotta Santa per partecipare al presepe più bello del mondo….. quello vero. Durante il resto dell’anno, alzando gli occhi al cielo, può capitare di vedere la sua coda muoversi e brillare mentre balla e gioca con le amiche stelle.

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