Lavori inutili e mancanza di risorse:
le parole di Alessandro Sarasini
Lavori del tutto inutili, fatti con quel che passa il convento. E' una triste analisi quella fatta dal sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini sul suo profilo social
Una riforma scellerata (la Del Rio). I fondi che mancano, un territorio con criticità mai affrontate (e risolte). Lavori del tutto inutili, fatti con quel che passa il convento. E’ una triste analisi quella fatta dal sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini sul suo profilo social. Parte da una foto: quella di stradini impegnati sotto la pioggia a rattoppare buche con una badilata di catrame. Lavori inutili che durano il tempo che durano.
“E poi ci sono loro – scrive – con un camioncino colmo di catrame fumante, muniti di badile per chiudere le buche durante le uggiose giornate di pioggia. Non è ne chiaro per quale fine, perché tanto quell’asfalto non reggerà… forse sarà il pretesto per non rimborsare i danni alle auto se sfortunatamente finisco nelle buche nascoste dall’acqua. Noi che viviamo nella regione piu ricca, con disavanzi fiscali da capogiro che finiscono a finanziare qualche inutilità, come il ponte sullo stretto, abbiamo abbandonato le manutenzioni alle strade, oggi sono simili a capezzagne, abbiamo infrastrutture a pezzi, ponte di Casalmaggiore, ponte di san Matteo chiuso, ponti sul po ed Oglio al limite della sopportazione assentendo sovraccarichi eccezionali dannosi. Qualcuno vedendo la foto potrebbe pensare al meglio ma questa è la testimonianza tangibile del disagio che si prova ad amministrare senza euro, della povertà indotta da uno stato che preleva e mai restituisce… e di tutto questo non si vede il fondo de lo barile. Chissà come sara l’anno prossimo… chissà…“.
Più avanti, nella discussione relativa al post, un ulteriore commento: “Bisognerebbe leggere il bilancio degli enti titolari di strade, provincia e comuni per capire le somme messe sui capitoli manutentivi. La sola provincia, dopo la riformona di delirio, da 25/30 milioni anno di manutenzione è passata a 2/3 milioni… la riforma naufragò con lui e nessuno ripristinò le casse della provincia. E parliamo di un ente di considerevoli dimensioni… aggiungo che sempre la maledetta riforma spopolò i reparti manutentivi privilegiando poi le esternalizzazioni dei servizi. Questi i risultati“.
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