Cronaca

Gianluca Vialli, due foto e
un ricordo dal comprensorio Oglio Po

Negli ultimi giorni, infatti, non sono pochi i cimeli che emergono da qualche cassetto, per ricordare quando il bomber cremonese è passato da alcuni stadi di periferia.

Il ricordo di Gianluca Vialli, scomparso il giorno dell’Epifania a 58 anni, non riecheggia soltanto in tutta Italia e in tutta l’Europa del calcio, ma anche nel comprensorio Oglio Po. Negli ultimi giorni, infatti, non sono pochi i cimeli che emergono da qualche cassetto, per ricordare quando il bomber cremonese è passato da alcuni stadi di periferia.

Domenico Bergamini, ad esempio, ha pubblicato una foto in cui si vede Vialli mentre disputa, nel 1982, un’amichevole allo stadio “Bertolani” contro il Viadana, che all’epoca militava in serie D. “Loro sono venuti a giocare con parecchi giovani – ricorda Bergamini – e così c’era anche Vialli, che all’epoca aveva soltanto 18 anni ma era già stato lanciato in prima squadra”.

Un anno più tardi, era l’aprile 1983, la Martelli di Piadena ospitò invece un’amichevole proprio contro al Cremonese. Vialli era ancora alla Cremonese, non ancora pronto per spiccare il salto alla Sampdoria e successivamente alla Juventus, ma era già un nome in rampa di lancio e infatti fu uno dei più ricercati per la fotografia di rito.

Vi è poi un ricordo più recente, che si lega a Casalmaggiore e all’attività di Vialli come dirigente, come imprenditore e come scrittore. Come noto Gianluca ha infatti scritto un libro in cui parlava anche e soprattutto della sua malattia, per infondere coraggio ai malati oncologici. Questa vicenda è la storia di un invito non andato a buon fine, che però Roberto Madesani, da sempre anima culturale degli eventi organizzati alla Canottieri Eridanea, vuole ricordare per sottolineare la grande umanità di Vialli.

“A fine 2018 – ricorda Madesani – volevo invitare Gianluca a presentare il suo libro “Goals – 98 storie +1 per affrontare le sfide più difficili”. Tramite un amico comune che mi fornisce l’indirizzo mail del campione, gli scrivo direttamente una mail. Passa circa un mese, un pomeriggio mi squilla il telefono dal Regno Unito, incuriosito prendo la telefonata, sento la voce di una signorina che mi passa Gianluca Vialli. Resto di ghiaccio. “Ti ringrazio per l’invito – mi disse – ma purtroppo ho firmato un contratto con la Mondadori e non sono libero di presentare il libro dove preferisco: comunque tra un anno ci possiamo risentire, ti ringrazio ancora tantissimo”. Ecco questo è Gianluca Vialli: poteva rispondermi via mail invece ha voluto chiamare personalmente”.

G.G. 

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