Cronaca

Libera risponde al Navarolo:
"Dal presidente tante imprecisioni"

Il presidente dell'associazione degli agricoltori Riccardo Crotti: "Nostro malgrado ci vediamo costretti a rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consorzio Navarolo che nei giorni scorsi ha commentato sulla stampa con enfasi la recente decisione del Tribunale di Cremona in merito al ricorso presentato dalla Libera circa la correttezza della procedura adottata per l'elezione dei vertici del Consorzio"

Riccardo Crot

Il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Riccardo Crotti, con una lettera, risponde a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal numero uno del Consorzio di bonifica Navarolo, Mauro Begatti.

“Il Presidente del Consorzio di Bonifica Navarolo – scrive Crotti –  nei giorni scorsi ha commentato sulla stampa con enfasi la recente decisione del Tribunale di Cremona in merito al ricorso presentato dalla Libera Associazione di Cremona circa la correttezza della procedura adottata per l’elezione dei vertici del Consorzio. Non è nostra abitudine rispondere alle persone per puro spirito di polemica né tanto meno utilizzare la stampa per questioni che attengono solamente alla ordinaria gestione di strutture economiche di estrema importanza non solo per i nostri associati ma anche per tutti gli agricoltori operanti nel bacino di bonifica in questione. Nostro malgrado però ci vediamo costretti a rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consorzio Navarolo in quanto le stesse contengono numerose imprecisioni, e ciò al solo scopo di fare chiarezza e rendere così adeguatamente informati tutti gli agricoltori interessati.
Il Pravarolo infatti dichiara che la Libera Agricoltori a causa della recente sentenza del Tribunale Civile di Cremona “…è stata sconfitta”: cosa del tutto infondata. È scarufficiente leggere solo con un po’ più di attenzione quanto deciso dal Tribunale di Cremona per comprendere quanto l’affermazione del Presidente del Navarolo sia del tutto arbitraria, mentre invece il presidente di un ente pubblico, quale è il consorzio che rappresenta, dovrebbe sempre attenersi alla realtà dei fatti senza mistificazioni di sorta.

Infatti il tribunale di Cremona, a conclusione della verifica e dell’esame degli atti prodotti, “dichiara il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a favore del giudice amministrativo”. Nulla di più. Ovvero il tribunale civile di Cremona ritiene che la questione, essendo di mera competenza amministrativa, vada posta al giudice amministrativo, dicasi Tar. Nulla di diverso, nulla di più!

Sempre sulla stampa, il Presidente del Consorzio Navarolo ribadisce che, ultimata questa vicenda giuridica, finalmente potrà ” rivolgere tutte le migliori energie per la gestione della risorsa acqua in un momento in cui i cambiamenti climatici e la siccità minacciano la sopravvivenza stessa della nostra agricoltura”. Prendiamo con soddisfazione atto di questo rinnovato impegno, sperando che ancora una volta non siano solo parole visto che in queste ultimi mesi il Consorzio di Bonifica Navarolo ha brillato per la sua assenza alle importanti riunioni appositamente convocate dalla Regione Lombardia per affrontare, con i diretti interessati, le possibili soluzioni tecniche per ottimizzare a livello regionale la gestione della risorsa acqua in conseguenza della perdurante siccità”.

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