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E' ufficiale: Bongiovanni si
dimetterà da consigliere regionale

La stessa legge - per ammissione degli stessi uffici legali regionali - è poco chiara e avrebbe potuto dare vita a una lunga battaglia legale. Ma a quel punto Bongiovanni avrebbe dovuto puntare sull'incertezza di una sentenza con la certezza però, nel frattempo, di perdere la carica di sindaco, per scadenza dei termini. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nessuno sconto: Filippo Bongiovanni si dimetterà da consigliere regionale. Questo dopo avere ricevuto il parere legale degli uffici di Regione Lombardia giunto giovedì mattina, che verrà esaminato il prossimo 27 aprile dalla Giunta per le Elezioni. Ma quest’ultimo passaggio sarà meramente formale, anche se la decisione finale verrà presa a metà maggio.

La sua presenza nel Cda del Navarolo, con mancate dimissioni entro la data del 14 gennaio, gli costa dunque il posto in consiglio regionale, anche se la stessa legge – per ammissione degli stessi uffici legali regionali – è poco chiara e avrebbe potuto dare vita a una lunga battaglia legale. Ma a quel punto Bongiovanni avrebbe dovuto puntare sull’incertezza di una sentenza con la certezza però, nel frattempo, di perdere la carica di sindaco, per scadenza dei termini.

“Gli uffici legali di Regione Lombardia – spiega infatti il sindaco di Casalmaggiore – nell’esaminare i miei incarichi, a causa del fatto che sono un componente del Cda del Consorzio di bonifica Navarolo, hanno sollevato una questione di ineleggibilità ex art. 3 comma 1 lettera i) della legge 31/2016. Ho ritenuto questa carica, tra l’altro non retribuita e ottenuta dai colleghi sindaci in rappresentanza dei comuni del comprensorio Oglio Po, all’interno di altra tipologia di incarichi, che comportassero solo incompatibilità, similmente alla carica di Sindaco. Una normativa ambigua e interpretabile, tant’è che la Giunta per le Elezioni ha dovuto ottenere un parere molto lungo e articolato”.

“Il risultato – spiega Bongiovanni – è una interpretazione molto restrittiva della norma da parte degli uffici. Tutti i colleghi, anche delle opposizioni, hanno espresso solidarietà nei miei confronti, proprio per questa ambiguità e per la non pesatura delle reali competenze all’interno degli organi gestionali o amministrativi, nel contesto di una normativa assai generica”.

“Nonostante le mie osservazioni – prosegue Bongiovanni – e i pareri prodotti da alcuni legali, non c’è modo di dirimere la questione, se non quella di intraprendere una lunga causa in tribunale, per la quale i miei avvocati sostengono la fondatezza, anche se dall’esito finale incerto. Tuttavia questo comporterebbe fin da subito, oltre alla decadenza da consigliere regionale, anche la mia decadenza da Sindaco. Cosa che diverrebbe, in caso di soccombenza legale, una beffa ancora più grande. Ragion per cui resterò Sindaco, optando per continuare questa carica fino a fine mandato e dimettendomi a breve da consigliere regionale. Immaginate il mio enorme rammarico pensando a quanto fatto da tutti coloro che mi hanno sostenuto e aiutato in campagna elettorale e soprattutto pensando al territorio casalasco che finalmente poteva avere, per la prima volta, il suo consigliere di riferimento”.

“Nella mia carriera politica mi sono sempre reso disponibile a ricoprire ruoli, tutti rigorosamente non retribuiti, in comitati consultivi, ad esempio in sede Padania Acque o Ats o Asst o Concass, non solo perchè credo che Casalmaggiore e il Casalasco debbano essere rappresentati in ogni partita provinciale, ma anche per conoscere a 360 gradi tutte le realtà che gestiscono o forniscono servizi pubblici, dandomi le basi per poter sempre prendere le decisioni migliori per la comunità. Anche nel Navarolo ero a questo scopo, ente che ho contribuito in passato a far rimanere indipendente e per il quale mi sono sempre battuto e continuerò a battermi”.

“In questi due mesi in Regione ho potuto constatare la passione e la preparazione dei colleghi di partito e creato legami con gli uffici, che mi saranno utili per il prosieguo del mio mandato da Sindaco, sicuro di lasciare la Regione Lombardia in ottime mani” conclude Bongiovanni.

G.G.

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