Cronaca

Cizzolo e Cavallara, un gruppo di
cittadini: "Lasciateci le scuole"

"Nei nostri piccoli paesi la Scuola non è un edificio qualunque, è un símbolo democratico che ha dato gratuitamente pari opportunità ai cittadini qualunque fosse la loro appartenenza sociale"

Gli edifici scolastici sono simboli di cultura rappresentando per le comunità che ci vivono attorno una importante testimonianza di accrescimento e apprendimento per le generazioni che si sono succedute al loro interno. La notizia che il Comune di Viadana intende procedere all’abbattimento delle Scuole di Cavallara e Cizzolo sta suscitando contrarietà e delusione da parte di numerosi cittadini una decina dei quali ha scritto una lettera di protesta indirizzata indirizzata ai giornali e sopratutto all’Amministrazione comunale. “Il Comune di Viadana avrebbe vinto un bando per la demolizione delle Scuole e la realizzazione di un giardinetto al loro posto – si legge nell’appello – Abbiamo chiesto al vicesindaco Cavallari il quale ha motivato la demolizione con i danneggiamenti provocati dai passati eventi sísmici. Sottoneiamo la singolarita per la quale il terremoto abbia risparmiato gli altri edifici danneggiando solo le Scuole. La risposta è semplice: non è mai stata fatta manutenzione…”. I firmatari aggiungono di aver tentato inutilmente di ottenere un incontro col sindaco Cavatorta senza successo. “Nei nostri piccoli paesi la Scuola non è un edificio qualunque, è un símbolo democratico che ha dato gratuitamente pari opportunità ai cittadini qualunque fosse la loro appartenenza sociale, è un monumento alla memoria voluto dai nostri nonni per il riscatto falla miseria tramite l’istruzione. Un paese che si spegne, che distrugge le proprie opere è destinato inesorabilmente allo spopolamento e all’oblìo. Un centro storico che si trasforma in periferia non è più un paese neanche con due panchine e un tappeto d’erba”. La misssiva sollecita una risposta da parte dell’Amministrazione comunale dato che la decisione dell’abbattimento dei due edifici scolastici verrebbe presa durante il Consiglio comunale del prossimo imminente 28 aprile.

Ros Pis

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