Cultura

Museo di Canneto sull'Oglio, Diari
e memorie della campagna di Russia

Nel volume vengono analizzati i testi scritti da quattro soldati partiti per la Russia, durante la Seconda guerra mondiale, tre di questi cannetesi, Ottorino Ghidotti, Giovanni Maifrini e Dorino Ziliani

Giovedi’ 27 aprile verrà presentato il volume a cura di Oler Grandi DIARI E MEMORIE DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA 1941–1943. Le due diverse sedi scelte per l’occasione – Casa del Mantegna a Mantova alle ore 16.30 e Museo Civico di Canneto sull’Oglio alle ore 21.00 – rappresentano una delle diverse chiavi di lettura del libro in oggetto. Nel volume vengono analizzati i testi scritti da quattro soldati partiti per la Russia, durante la Seconda guerra mondiale, tre di questi cannetesi, Ottorino Ghidotti, Giovanni Maifrini e Dorino Ziliani, l’altro certamente mantovano, tutti appartenenti all’80° Reggimento Fanteria “Roma” di stanza a Mantova.

Alla presentazione, moderata da Marida Brignani, direttrice del Museo Civico di Canneto sull’Oglio, interverranno Oler Grandi che ha curato il volume, Natalia Cangi della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR) e Ilaria Cansella dell’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Grosseto. L’edizione, edita dal Comune di Canneto sull’Oglio, è impreziosita da una prefazione di Marcello Flores, tra i maggiori storici del panorama italiano.

L’origine del volume parte da lontano. Nel 1993, la redazione dei Quaderni Cannetesi, decise di raccogliere documenti, fotografie e testimonianze di soldati cannetesi in guerra, coinvolgendo gli stessi militari ancora in vita o le loro rispettive famiglie. Questa prima ricerca portò alla scoperta di un’innumerevole serie di documenti, lettere, fotografie e di alcuni testi scritti, diari e taccuini, alcuni pubblicati in un volume ciclostilato già nell’aprile dello stesso anno, dal titolo “Appunti di guerra e di prigionia (1941-1945)”. Nell’opuscolo si trovano i racconti di un Anonimo e di Giovanni Maifrini, presenti anche in questo libro, oltre a quelli dei marinai Enzo Favalli ed Elio Sambinelli.

Nel 1995, in occasione del 50° Anniversario della Liberazione, è ancora il gruppo di ricercatori dei Quaderni, che approfondisce ulteriormente l’argomento, trovando altri materiali, la maggior parte dei quali conservati presso l’Archivio Comunale e altri ancora rinvenuti dalle famiglie dei militari, confluiti poi in una esposizione temporanea allestita presso la Galleria Civica di piazza Gramsci, e in una piccola pubblicazione dal titolo “Per non dimenticare. Scritti, immagini e carteggio dei cannetesi in guerra”. Tra i documenti presenti alla citata mostra l’intero diario di Ottorino Ghidotti, i suoi disegni e diverse fotografie scattate in guerra. Del diario di Olindo Ziliani, invece, si venne a conoscenza molto più tardi. Il testo venne scoperto dalla figlia nel 2012 a Roccastrada, in provincia di Grosseto, e la notizia pubblicata dai quotidiani locali. Fu Vittorio Peron, anima storica dei Quaderni Cannetesi, ad intercettare la stessa notizia sul web e a contattare la signora Mirella Ziliani, proponendo una futura pubblicazione dello scritto del padre.

Oggi il pregevole lavoro del professor Oler Grandi conclude questo percorso, studiando e analizzando in modo organico tutti questi documenti.

Negli scritti i giovani militari cannetesi e l’Anonimo ci raccontano della loro esperienza sul fronte russo. Scrivono le loro emozioni, i loro sentimenti, la nostalgia della propria famiglia e dei loro cari. Ci parlano di una guerra che appare essere ingiusta ma che, ormai, è inevitabile e impossibile da schivare. Per alcuni di loro, anzi, per molti di loro, arruolati nell’80° Reggimento Fanteria “Roma” partito da Mantova, tale guerra si mostrerà troppo ingiusta e portatrice di morte.

Canneto sull’Oglio e la sua Comunità pagheranno un prezzo altissimo in termini di vite umane: ventiquattro giovani ragazzi morti nei territori sovietici. Tragedie che lasciarono inermi e profondamente feriti genitori, mogli, figli, fratelli e sorelle, famigliari e amici, che tutto avrebbero voluto tranne che assistere alla scomparsa dei propri cari.

La volontà dell’Amministrazione comunale di Canneto sull’Oglio è quella di ricordare il sacrificio di queste giovani anime e far sì che questo martirio, così come le loro testimonianze, rimangano vive nella mente di ognuno di noi e divengano forti moniti nei confronti delle nuove generazioni, che, grazie a questi sacrifici, hanno potuto crescere e vivere in una società e in uno stato libero e democratico.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...