Politica

Gussola-Torricella, no fusione:
il comune più piccolo ha detto no

Dunque il 10 settembre - la data era già stata individuata - non vi sarà alcun referendum: Gussola e Torricella del Pizzo proseguono da vicini di casa, e in Unione Terrae Fluminis, la loro storia, ma non diventano, per ora, un unico comune. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Giochi chiusi. La fusione tra Gussola e Torricella del Pizzo non si fa più e non per volontà popolare, dato che al referendum alla fine non si arriverà nemmeno. A dire no è stato il consiglio comunale di Torricella del Pizzo, che mercoledì sera ha fatto la conta dei voti e alla fine, con 7 voti contrari e 3 favorevoli, ha di fatto fermato l’iter.

Una mossa che, da un lato, potrebbe consentire di riprovarci senza dover aspettare i sette anni che sarebbero intercorsi prima di un nuovo tentativo in caso di referendum sfavorevole; ma che soprattutto dall’altro va a sposare le perplessità emerse da parte della cittadinanza durante gli ultimi due incontri pubblici.

Gussola non ha mai avuto dubbi e infatti il consiglio comunale gussolese ha votato a favore, sempre mercoledì sera; Torricella invece in consiglio questa volta sembra avere incarnato la volontà popolare e i vari dubbi emersi, perché come spesso accade o come si tende a pensare, il comune più piccolo è quello che teme di avere più da perdere, al di là del campanilismo.

Curioso, o forse non più di tanto, il fatto che a Gussola tutti abbiano votato a favore, nonostante vi siano una maggioranza e una minoranza, mentre a Torricella del Pizzo, dove vi è soltanto la maggioranza perché soltanto una lista si era presentata alle elezioni l’anno scorso, il no abbia prevalso nonostante il progetto di fusione fosse stato portato avanti anche dal sindaco Sigrid Bini.

I tre voti a favore sono stati quello dello stesso sindaco, dell’assessore Francesco Galli e del consigliere Cristina Carri, mentre tutti gli altri hanno votato contro, a cominciare dal vicesindaco (che per il momento mantiene il ruolo dopo i dissidi dei mesi scorsi) Mara Viola, che prima di tutti si era battuta per opporsi alla fusione. Altri no sono giunti da Sara Bonfatti Paini, Gabriele Marchetti, Michela Gringiani, Francesco Pellizzoni, Rodolfo Rossi e Debora Pellizzoni.

Dunque il 10 settembre – la data era già stata individuata – non vi sarà alcun referendum: Gussola e Torricella del Pizzo proseguono da vicini di casa – e naturalmente in Unione Terrae Fluminis – la loro storia, ma non diventano, per ora, un unico comune.

G.G.

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