Prc e Rive Gauche, critiche a
Rossi: "I suoi dati sbagliati"
"Concordando sul fatto che le potenzialità del nostro ospedale siano realmente elevate, chiediamo al dottor Rossi e alla “direzione strategica” quali siano, nello specifico, le strategie e gli investimenti messi in campo per il rilancio del nostro ospedale".

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“Abbiamo letto le dichiarazioni del direttore generale di Asst Cremona Dott. Giuseppe Rossi in riferimento all’arricchimento, negli ultimi due anni, di nuove specialità nell’offerta ambulatoriale dell’Oglio Po e al relativo “aumento delle prestazioni erogate”. Un risultato, a suo dire,” frutto di scelte e azioni precise compiute dalla “direzione strategica”. Vengono così evidenziate le grandi potenzialità, su cui concordiamo, che ha il nostro nosocomio; peccato che rimangano inespresse a causa di mancanza d’investimenti e conseguenti scelte aziendali”.
A parlare è il Circolo Prc-Unione Popolare “Rive Gauche” casalasco-piadenese, che critica le uscite di Asst Cremona. “Il dottor Rossi si è però dimenticato di elencare i tempi di attesa, attraverso i quali i cittadini possono accedere a questi servizi. Non sappiamo il motivo di questa “dimenticanza”, ma certi di fare cosa gradita, mossi da un solerte spirito collaborativo, provvediamo noi dopo una ricerca e raccolta di dati, che ci sono stato forniti anche da cittadini/e che hanno prenotato i servizi o tentato di farlo:
Visita ematologica | Si va a gennaio/24 ma attualmente non si può prenotare, agenda chiusa |
Visita endocrinologica | Si va a gennaio/24 ma attualmente non si può prenotare, agenda chiusa |
Visita fisiatrica | 6 mesi, si và al 2024 |
Visita diabetologica | 5 mesi circa di attesa |
Visita neurologica | 5 mesi circa di attesa |
Visita urologica | 4 mesi circa di attesa |
Visita allergologica | 4 mesi circa di attesa |
Visita otorinolaringoiatrica | 4 mesi circa di attesa |
Gastroscopia | 4 mesi circa di attesa |
Eco addome | Si va a gennaio/24 ma attualmente non si può prenotare, agenda chiusa |
“L’ambulatorio dislipidemie, citato dal dottor Rossi, attualmente è chiuso – si legge nel comunicato -. La chirurgia bariatrica che doveva costituire la “svolta qualitativa”, non è mai decollata. Per quanto riguarda l’ambulatorio di pneumologia la visita si riesce ad avere in tempi veloci, ma per un esame di routine come la spirometria, si è costretti a spostarsi a Cremona. Ci risulta però che il personale dell’Oglio Po sia formato per poterlo fare, quindi perché dover andare fino a Cremona? Ecodoppler agli arti inferiori, ecodoppler tronchi sovra aortici e visita chirurgica vascolare, praticamente tutto quello che riguarda la chirurgia vascolare, da circa due anni non si fa più”.
“Per la risonanza magnetica e tac, criticità citate dal dottor Rossi, tempi molto lunghi e addirittura, per la risonanza, da diversi mesi al Cup viene consegnato direttamente un elenco di altre strutture alle quale rivolgersi. Semplici interventi ginecologici e urologici, che richiedono una sola notte di degenza, spostati a Cremona. Meglio invece oculistica: lunghi i tempi di attesa per la prima visita, circa due mesi e mezzo, ma poi quando si è presi in carico per patologie varie, anche croniche, i controlli ed interventi vengono programmati direttamente dall’ambulatorio”
“Visite ortopediche, ginecologiche, mammografia, elettroencefalografia, appuntamenti in tempi consoni. Quindi, nostro malgrado – spiegano Prc-Rive Gauche – siamo costretti a ribattere al dottor Rossi, con i dati in nostro possesso, che la situazione è ben lontana dall’essere soddisfacente per l’utenza. Il caro vita e i salari fermi stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie ed è chiaro che gran parte dei cittadini non riesce a spendere centinaia di euro per potersi curare presso ambulatori privati. Non è giusto e la nostra costituzione, nel merito, dice ben altro. Inoltre spostarsi di decine di chilometri per potersi curare non è accettabile e per parecchie persone quasi impossibile, tenendo conto che il 30% della popolazione del territorio sono ultra sessantacinquenni.
Concordando sul fatto che le potenzialità del nostro ospedale siano realmente elevate, chiediamo al dottor Rossi e alla “direzione strategica” quali siano, nello specifico, le strategie e gli investimenti messi in campo per il rilancio del nostro ospedale. Chiediamo che fine abbia fatto il distretto d’ambito, con quali budget operi e che ruolo giochi l’Asst di Cremona su questa faccenda ; visto che, come avevamo previsto e detto, sembra sparito dai radar, mentre avrebbe dovuto essere la soluzione ai problemi dalla medicina territoriale. Per quanto riguarda i tempi di attesa: ci aspettiamo un intervento urgente per accorciarli, nei fatti con risorse e investimenti. Auguriamo buon lavoro al dottor Rossi e alla direzione di Asst Cremona. Noi continueremo a vigilare”.
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