Politica

Torricella appesa a un cavillo
Commissario o si va avanti?

E’ chiaro che il percorso - al di là dei cavilli burocratici, sui quali si avrà una pronuncia definitiva soltanto lunedì - è in salita, anche perché Sigrid Bini è diventata sindaco soltanto un anno fa e reggere altri quattro anni con la spada di Damocle di una dimissione che farebbe saltare il banco non dev’essere facile. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Questione di interpretazione, anche se alla legge non si scappa: diciamo, semplicemente, che il comune di Torricella del Pizzo è in bilico, che il commissario è dietro l’angolo, ma che una sentenza abbastanza recente del Tar Lombardia potrebbe ancora tenere in piedi la giunta di Sigrid Bini.

Prima i fatti: a Torricella del Pizzo, dopo una prima dimissione risalente ad aprile (Lorenzo Sala), si sono dimessi in blocco sabato mattina altri cinque consiglieri: Gabriele Marchetti, Sarah Bonfatti Paini, Francesco Pelizzoni, Mara Viola e Michela Gringiani. Restano così altri quattro consiglieri più il sindaco Bini. In teoria, stando all’articolo 141 del TUEL, mancando più della metà dei consiglieri (e a Torricella del Pizzo non c’è possibilità di surroga perché tutti i consiglieri in lista erano entrati in consiglio, dunque senza riserve alle quali attingere), il numero legale dovrebbe decadere.

C’è però un escamotage al quale il comune potrebbe appigliarsi per scongiurare l’eventualità del commissario: se il consiglio viene convocato in seconda battuta, infatti, mandando deserta la prima, ecco che basterebbe un terzo dei consiglieri per fare numero legale. Ciò significa che con 4 consiglieri su 10, il consiglio sarebbe salvo. Ovviamente un numero in meno porterebbe il consiglio stesso a decadere, come accaduto a Motta Baluffi l’anno scorso, quando la giunta Carrara non riuscì ad andare avanti, essendo rimasti soltanto tre consiglieri più il sindaco.

E’ chiaro che il percorso – al di là dei cavilli burocratici, sui quali si avrà una pronuncia definitiva soltanto lunedì – è in salita, anche perché Sigrid Bini è diventata sindaco soltanto un anno fa e reggere altri quattro anni con la spada di Damocle di una dimissione che farebbe saltare il banco non dev’essere facile. Resta però da capire se Torricella sarà davvero commissariata e se dunque l’anno prossimo pure qui si tornerà ad elezioni, ricordando peraltro la fatica fatta per trovare un candidato nelle elezioni 2022.

Le dimissioni in blocco, intanto, sarebbero da ricercare in un colloquio privato di sindaco e consiglieri di Torricella avuto col sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini, presidente dell’Unione Terrae Fluminis, che avrebbe proposto di rivedere gli equilibri finanziari con innalzamento delle aliquote di Torricella: una situazione che avrebbe mandato – secondo i cinque dimissionari – il comune torricellese in pre-dissesto finanziario. Da qui la loro decisione di dimettersi.

G.G.

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