Cronaca

Il giorno di It Alert: alle 12 il
segnale acustico (ma niente paura)

Del nuovo sistema di allarme pubblico in fase di test ha parlato nei giorni scorsi in conferenza stampa a Palazzo Lombardia l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa. Presenti anche il direttore generale della protezione civile Fabrizio Cristalli e il dirigente Andrea Zaccone.

Martedì 19 settembre alle ore 12 i telefoni cellulari in Lombardia saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in regione suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Del nuovo sistema di allarme pubblico in fase di test ha parlato nei giorni scorsi in conferenza stampa a Palazzo Lombardia l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa. Presenti anche il direttore generale della protezione civile Fabrizio Cristalli e il dirigente Andrea Zaccone.

“Il sistema è molto utile – dichiara l’assessore Romano La Russa – poiché diventa sempre più importante informare tempestivamente la popolazione in caso di calamità naturali. Regione Lombardia ha messo a disposizione tutte le strutture collaborando a realizzare questo strumento prezioso. Una volta terminata la fase di sperimentazione, IT-alert potrà essere impiegato al servizio di tutti i cittadini”.

Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio. L’invito per tutti, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è ad andare sul sito it-alert.it e rispondere al questionario. Le risposte degli utenti, infatti, consentiranno di migliorare lo strumento. La fase sperimentale è stata già avviata in alcune regioni italiane ed entro il 2023 sarà completata.

Superata la fase di test, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: in caso di maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense. È importante sottolineare che IT-alert e non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio ‘IT-alert’. Non è infatti necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione. Il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici. Un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa. Oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare. I test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

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