Cronaca

Martignana Po, il buon Giovanni
Zagni e l'eleganza senza tempo

Collabora molto con la chiesa e l'oratorio del paese al cui interno ha già deciso di festeggiare il compleanno il 6 ottobre prossimo insieme alla compagnia dei suoi amici

Una certa pubblicità in TV mostra un uomo raccontando come quel soggetto ci tenga a farsi la barba anche solamente per scendere di casa per lavare la macchina. Lo slogan viene alla mente osservando un vero e proprio personaggio molto conosciuto nel piccolo borgo di Martignana Po. Si chiama Giovanni Zagni e nonostante sia arrivato ormai ai 73 anni, li compirà tra pochi giorni, conserva una freschezza fisica e mentale davvero invidiabili.

Ciò che colpisce in lui è l’estrema eleganza sia nell’eloquio che nel portamento. Giacca grigia completamente abbottonata, borsalino in testa della stessa tinta, camicia azzurra con il nodo della cravatta perfetto e fazzolettino bianco nel taschino e perfettamente rasato .

Lo abbiamo visto una mattina di fine settembre seduto su una panchina ma si dice che l’eleganza non lo tradisca nemmeno nelle torride giornate d’estate appena trascorse. Si lascia andare ad una conversazione inizialmente convenzionale per poi acconsentire a raccontare qualcosa in più di se. Come ed esempio di aver lavorato molti anni presso il vecchio Ospedale di Casalmaggiore e aver avuto l’opportunità di conoscere in quell’occasione il dottor Vacchelli tessendone apprezzamenti e lodi.

Confida di non essersi mai sposato, e di vivere da solo in “quell’appartamento” dove sono da ridipingere solo gli scuri, ma per il resto tutto ordinato e pulito”. E vedendo la persona non si non può minimamente dubitare di questa affermazione. Poi confida di avere la fidanzata costretta in casa con una mamma molto anziana. Collabora molto con la chiesa e l’oratorio del paese al cui interno ha già deciso di festeggiare il compleanno il 6 ottobre prossimo insieme alla compagnia dei suoi amici.

Ciò che stupisce è che Giovanni non sale su nessun pulman pur rimanendo seduto a lungo sotto il cartello della fermata in giacca e cravatta. Conosce tutti gli orari e le direzioni dei mezzi pubblici che gli sfilano davanti senza che lui si alzi mai da quella panchina. Facendo venire alla mente la trama di “Aspettando Godot”. Solo che, mentre nella commedia di Samuel Beckett erano due i personaggi ad attendere qualcuno che non sarebbe mai arrivato, Giovanni Zagni è solo e probabilmente sa cosa fare del suo tempo.

Rilassandosi su quella panchina elegantemente vestito e ricevendo i saluti della gente del paese che lo conosce e rispetta. Un personaggio d’altri tempi che i soggetti sguaiati e trasandati della società cosiddetta moderna dovrebbero prendere ad esempio.

Ros pis

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