Cronaca

Casalmaggiore, alla Fondazione
Busi è tempo di vendemmia

Mercoledì 27 settembre, di buon mattino, si sono messi all’opera 14 ospiti che, con i loro camici e guanti, hanno pigiato a mano ben tre cassette di uva nera.

Fuori arriva l’autunno con i suoi colori e i suoi dolci profumi, i tempi cambiano ma la natura non lo sa e va dritta per la sua strada. Non si può quindi fare a meno di alcune tradizioni: non potendo uscire, è la vendemmia che chiede permesso e bussa alla casa dei residenti della Fondazione Busi di Casalmaggiore. Mercoledì 27 settembre, di buon mattino, si sono messi all’opera 14 ospiti che, con i loro camici e guanti, hanno pigiato a mano ben tre cassette di uva nera. Tutti attorno a un tavolo hanno rievocato i ricordi legati a questo momento che ha unito generazioni con risate e canti. Per l’occasione canti popolari hanno risuonato negli ambienti facendo cantare tutti i partecipanti. Tutti ricordano che da piccoli venivano “buttati” nei tini a piedi nudi per questo momento di festa. Al termine della pigiatura, il prezioso mosto è stato portato nelle cucine della struttura per la cottura. Dopo varie ricerche in internet per confrontare le ricette, ecco la soluzione: Palmira ha detto “un cucchiaio di farina per ogni bicchiere di mosto e senza zucchero, perché è già dolce”. I litri pigiati sono stati 23 e hanno prodotto più di 200 porzioni per deliziare tutti i residenti e non solo. Un altro momento magico, il primo autunnale, che accende i ricordi e le sue tradizioni con i suoi colori e i suoi dolci profumi.

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