Cronaca

Zucca della Memoria, ANPI
rinnova l'iscrizione al Cervi

C'è naturalmente molta soddisfazione in chi ha portato a termine in maniera positiva l'operazione, anche se non manca qualche polemica nei confronti dell'Amministrazione cittadina. Poco male, il risultato raggiunto alla fine e la volontà di proseguire nel cammino intrapreso lasciano alle polemiche solo il tempo di essere scritte e lette come ogni anno

Ed anche quest’anno è andata. La zucca della memoria, iniziativa organizzata sabato mattina da Anpi Casalmaggiore e Circolo Prc/Unione Popolare Rive Gauche casalasco-piadenese con la partecipazione di PD circoli casalaschi, Arci Bassa Gussola e MIA, movimentro incontro ascolto messa in piedi per raccogliere i fondi per l’adesione all’Istituto Cervi, istituto di ricerca storica sulla Resistenza ha raggiunto il suo obiettivo. ANPI scriverà il proprio nome accanto a quello dei comuni e delle altre associazioni che già vi sono e proseguirà sul percorso intrapreso di sviluppare in maniera organica la storia e il ricordo di chi ha combattuto per liberare l’Italia dal nazifascismo, di chi lo ha poi raccontato nel dopoguerra e di chi invece, in quel periodo ci ha rimesso la vita. “C’è ancora molto da raccontare, molto materiale da raccogliere, ed è quello che mi piacerebbe fare” ci dice Giancarlo Roseghini, presidente ANPI Casalmaggiore. L’aiuto dell’Istituto Cervi può essere davvero importante.

Sino all’Amministrazione guidata da Claudio Silla era il comune di Casalmaggiore ad essere iscritto all’Istituto. L’Amministrazione guidata da Filippo Bongiovanni fece poi la scelta di revocare quell’iscrizione. Scelta legittima (non è mai stato un obbligo, e non lo era neppure per chi ha preceduto l’attuale sindaco) ma mai digerita a sinistra, soprattutto in area ANPI e Rive Gauche. Al di là delle polemiche furono proprio le forze di sinistra a cercare un’alternativa per continuare a mantenere il legame con l’Istituto, e quel legame fu trovato – grazie all’idea di Giovanna Giamei di istituire la giornata della zucca della memoria, vendendo le zucche fornite dal’Azienda Cavalli – iscrivendo non più il comune (che decide per se stesso) ma ANPI. La presenza di Casalmaggiore è comunque assicurata tramite i 200 euro annui raccolti con la Zucca della Memoria, e pure il legame con quell’ambito di ricerca che ha ancora molte cose da dire e da far conoscere.

C’è naturalmente molta soddisfazione in chi ha portato a termine in maniera positiva l’operazione, anche se non manca qualche polemica nei confronti dell’Amministrazione cittadina. Poco male, il risultato raggiunto alla fine e la volontà di proseguire nel cammino intrapreso lasciano alle polemiche solo il tempo di essere scritte e lette come ogni anno. Il lavoro prosegue e – come ha già detto ANPI – tanto è stato fatto e tanto resta ancora da fare…

Na.Co.

 

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