Cronaca

Aggredito davanti ai figli sulla
fiera per una sciarpa del Parma

Stando a quanto è stato spiegato in un secondo momento sempre dalla donna, tre dei quattro aggressori sarebbero stati identificati, mentre un quarto sarebbe scappato. Per quanto successo, comunque la donna ed il compagno spiegano che andranno avanti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nella foto una zona della Fiera vicina al luogo dell'aggressione

Brutto episodio, denunciato da una ragazza di Casalmaggiore, avvenuto attorno alle 17.30 di sabato pomeriggio sulla Fiera di San Carlo, in direzione esposizione agricola. Una vicenda che si legherebbe alle storture del tifo calcistico e alle rivalità che spesso sfociano in violenza, andando oltre il più “sano” sfottò.

“Oggi pomeriggio – racconta una ragazza sulla pagina Facebook “Sei di Casalmaggiore se…”, che offre spesso spunti di cronaca – mentre mi stavo recando col la mia famiglia (il mio compagno e i nostri due figli) alla fiera, nei pressi del negozio Montecchi il mio compagno è stato accerchiato e aggredito da quattro uomini, perché colpevole di stare indossando la sciarpa del Parma Calcio (è nota la rivalità in particolare con la Cremonese a livello di tifo, ndr)”.

“Inizialmente abbiamo solo accelerato il passo – spiega la ragazza – ma hanno insistito con urla e insulti per costringerlo a dargli la sciarpa e al suo “no” l’hanno spintonato e gliel’hanno strappata dal collo. Tutto questo di fronte ai nostri due bambini che piangevano. Ho cercato di placare la cosa ma ho successivamente dovuto chiamare i carabinieri perché era chiaro che erano determinati a finirla male”.

“Al mio compagno – spiega sempre la ragazza – è stato detto che i parmigiani non sono benvenuti a Casalmaggiore e dovrebbero guardarsi le spalle girando per la città. E che lo avrebbero lasciato andare solo se avesse consegnato la sciarpa, altrimenti sarebbe tornato a casa in ambulanza”.

Dalla giovane anche tanta amarezza per non avere ricevuto alcun aiuto. “Vi lascio immaginare quante persone fossero lì in quel momento. Nessuno ci ha aiutati, tutti guardavano indifferenti. A ripensarci il tutto pare surreale, sembrava fossimo invisibili. Le urla erano chiare, le motivazioni legate all’aggressione anche ma nessuno ha fatto nulla. Il mio compagno ha poi giocato la parte del comprensivo in attesa dei carabinieri per non farli scappare e per paura ma é stato assolutamente terrificante. Ammetto di essere enormemente amareggiata. Leggo ogni giorno post di lamentele sul mancato senso civico per varie motivazioni ma sta anche a noi agire quando necessario”.

Stando a quanto è stato spiegato in un secondo momento sempre dalla donna, tre dei quattro aggressori sarebbero stati identificati, mentre un quarto sarebbe scappato. Per quanto successo, comunque la donna ed il compagno spiegano che andranno avanti. “Uno – scrive ancora la mamma – é scappato mentre chiamavo i carabinieri, gli altri sono rimasti. I carabinieri hanno preso i loro documenti e proseguiremo con la denuncia. Devono capire che certi comportamenti sono inammissibili”.

La vicenda dunque potrebbe avere sviluppi nei prossimi giorni.

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