Cibi artificiali, Coldiretti: stop
salva 14 mld produzioni lombarde
Quasi 3 italiani su 4 (74%) – continua la Coldiretti – dicono no al cibo prodotto in laboratorio, dalla carne al latte fino al pesce, che gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana
Con lo stop al cibo sintetico si salvano oltre 14 miliardi di valore delle produzioni agroalimentari lombarde. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori a Roma nel giorno del voto finale della Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali, che coincide con il compleanno dell’iscrizione della Dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta proprio il 16 novembre del 2010.
La Lombardia – precisa la Coldiretti regionale – può contare su un tesoro di oltre 300 campioni del gusto a tavola, tra 34 specialità Dop/Igp riconosciute, 41 vini Dop/Igp e 270 prodotti alimentari tradizionali, che rappresentano anche una straordinaria leva di promozione dei nostri territori nel mondo, con l’export dei prodotti lombardi destinati alla tavola che fa segnare un +10% nei primi 6 mesi del 2023 rispetto all’anno precedente. Un patrimonio messo a rischio dal cibo sintetico.
Quasi 3 italiani su 4 (74%) – continua la Coldiretti – dicono no al cibo prodotto in laboratorio, dalla carne al latte fino al pesce, che gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana.
La battaglia contro i cibi artificiali – spiega la Coldiretti – è iniziata il 10 novembre del 2022 con l’avvio della mobilitazione promossa dalla Coldiretti nazionale, che ha portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento, senza dimenticare l’inedita, larga e composita alleanza per reclamare la difesa della cultura del cibo di qualità e spingersi contro quello artificiale e sintetico di cui fanno parte Acli, AcliTerra, Adusbef, Altritalia Ambiente, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Confartigianato, Consiglio Nazionale Giovani, Consulta Distretto del Cibo, Ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Fare Ambiente, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Isvumi, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Per – Patto Ecologista Riformista, Pris, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Vas – Verdi Ambiente e Società, Wilderness.
La battaglia contro il cibo sintetico – conclude la Coldiretti – si è estesa a livello internazionale con l’intesa sottoscritta nello storico farmer market Grown Nyc di Union Square a New York il 28 giugno dal presidente della World Farmers Markets Coalition, Richard McCarthy Una realtà che coinvolge 250 mila agricoltori e famiglie nei diversi continenti, dagli Usa all’Australia, dal Giappone al Ghana fino a numerosi Paesi dell’Europa.
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