GapMed lancia l'allarme: "Se
contratti non rinnovati reparti ko"
A segnalare l’anomalia e i problemi ai quali Oglio Po potrebbe andare incontro nei prossimi mesi (la scadenza del contratto è prevista per luglio, dunque la prossima estate) è la stessa GapMed, che ha consentito di coprire le notti e le varie turnazioni con 20 giorni coperti (di fatto l’intero periodo feriale) ogni mese. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
La delibera della Regione Lombardia del 13 dicembre impone di fatto che, alla naturale scadenza del contratto, i medici indipendenti che operano nei vari ospedali non verranno rinnovati. All’ospedale Oglio Po opera da tempo la GapMed, società di professionisti e di medici indipendenti che, negli ultimi anni, ha garantito la sopravvivenza dei reparti sia di Anestesia sia di Cardiologia, dove i medici interni assunti da ASST sono in totale quattro sui due reparti, ossia il primario per Anestesia più altri due dottori su Cardiologia, dove oggi si è aggiunto anche il nuovo primario da qualche settimana.
A segnalare l’anomalia e i problemi ai quali Oglio Po potrebbe andare incontro nei prossimi mesi (la scadenza del contratto è prevista per luglio, dunque la prossima estate) è la stessa GapMed, che ha consentito di coprire le notti e le varie turnazioni con 20 giorni coperti (di fatto l’intero periodo feriale) ogni mese.
“In uno scenario di penuria di personale – spiegano dalla GapMed – si inserisce il nostro gruppo che, anche nel territorio comprensoriale, va a vicariare le mancanze sistemiche ed ormai incolmabili di un sistema sanitario basato sul rapporto di dipendenza, non più appetibile o desiderato per le ragioni di cui sopra, soprattutto nelle realtà più periferiche e logisticamente svantaggiate”.
Di fatto esternalizzare per restare vivi, come accaduto negli ultimi due anni proprio al presidio di Vicomoscano. “Ora però – spiegano sempre da GapMed – l’aspettativa della Regione è che gli attuali Medici Indipendenti accettino le condizioni proposte dalla delibera, con una remunerazione inferiore, nessuna tutela, e la possibilità di essere dislocati ovunque sul territorio regionale in ragione delle necessità di AREU: una proposta nettamente peggiorativa praticamente impossibile da accettare”.
Dentro la nota polemica ci sono numeri e preoccupazioni reali. “Se lo sciopero di un giorno indetto recentemente dai sindacati di categoria degli anestesisti dipendenti ha, a loro dire, sospeso più di 25000 interventi chirurgici, non vogliamo nemmeno immaginare cosa succederà quando i 1400 Medici Indipendenti che operano in regione Lombardia esauriranno il loro operato. E non per un giorno, ma per settimane, o mesi”.
Insomma, se la delibera è destinata a rivoluzionare la gestione e personale in Oglio Po, quale sarà il futuro dei reparti da anni più in sofferenza e peraltro in difficoltà da mesi ormai nel reperire personale tramite bandi interni?
G.G.