Cronaca

Devicenzi, 10 ragazzi e l'Islanda:
verso luglio, col vento in poppa

… è la filosofia di vita di Andrea Devicenzi, anima in perpetuo moto, instancabile manico che si sveglia, ogni mattina, con un’idea. La prima a cui ne seguiranno altre. Da realizzare, da vivere, da insegnare, da trasmettere e perché no, adesso anche da accompagnare nella mente, nel cuore e nel sorriso degli altri. Da guidare, senza guidare perché, animo nobile, imparare e insegnare per il pluriatleta e formatore di Martignana sono da sempre sullo stesso piano. L’Islanda, in questo percorso è stata dirompente. Terra dura, fatta di solitudini e contrasti profondi. Terra mai doma, figlia di fuoco e vulcano, incastonata nell’oceano e percossa spesso da moti profondi. Terra che ti costringe e sempre a cambiare piani e prospettive, a mutare il certo in incerto e l’incerto nel possibile. E’ un po’ l’animo umano, l’animo di chinon si ferma, di chi non si arrende a giorni più tranquilli…

Le cose belle – spiega Devicenzi – trasmettono energia, quell’energia positiva che ti permette di pianificare nuove esperienze, che possono rappresentare punti di riferimento importanti nella crescita personale di ognuno di noi. L’avventura in Islanda del 2022, letta da questa prospettiva, mi ha dato tanto, mi ha insegnato tanto. Un viaggio in sella alla mia bici di 2200 chilometri, dove l’imprevisto, ogni giorno, era dietro l’angolo, in cui la capacità di riprogrammare, rispetto a quanto pianificato preparando l’esperienza, si è dimostrata una abilità/competenza fondamentale“.

Con La mia Islanda su un pedale, grazie al libro ed al docufilm che è stato realizzato, ha girato l’Italia, incontrato tantissime persone e assorbito ancor più energia positiva, che gli ha permesso di trasmettere al meglio il fascino di avventure come queste. Messaggio che è stato particolarmente accolto dai ragazzi.

In quest’ottica è nato Oltre l’Impossibile. Andrea Devicenzi partirà con un manipolo di ragazzi, preparati e selezionati, che percorreranno ancora quella terra, quei tragitti. Che si nutriranno dell’infinito giorno  e si divideranno in tre gruppi che a rotazione compiranno tutto quel che c’è da compiere. La proparazione, anche dal punto personale, continua.

Durante la prossima estate tornerò in Islanda, assieme a 10 ragazzi dell’Istituto Tecnico Tosi di Busto Arsizio, per percorrere con loro circa 500 km in bicicletta. Un progetto che passo dopo passo sta crescendo e che a sei mesi dalla partenza, programmata per il 21 luglio 2024, assieme ai docenti della scuola ed ai ragazzi selezionati, stiamo cercando di perfezionare“.

Giovedì 18 gennaio presso l’Istituto Tosi si è svolto il primo incontro di programmazione con i ragazzi ed i loro genitori. C’è entusiasmo per l’iniziativa: un’iniziativa del tutto nuova, che diverrà esperienza, diventerà documento, nella quale ognuno avrà qualcosa da imparare, da dare e da ricevere dagli altri. Tornerà ragazzo anche Andrea (ammesso che – quanto meno nella capacità di mettersi in gioco – sia mai stato davvero una persona rinunciante al suo impeto fanciullesco) che guiderà il gruppo ma solo perché in quella terra c’è già stato. Il resto lo faranno i ragazzi e le ragazze insieme a lui.

I giovani saranno divisi in tre Team. Il primo si occuperà della partenza e del percorso, il secondo della descrizione dei luoghi, il terzo della gestione del campo base, della cena e della colazione. I tre gruppi si alterneranno durante l’avventura, svolgendo ciascuno per due volte ogni mansione.

Continueremo ad incontrarci fino alle soglie della partenza – chiude Andrea – per continuare a preparare al meglio questa grande avventura. Un’avventura che non sarà solo in terra Islandese in sella alle nostre bici, ma un vero e proprio percorso formativo, prima, durante e dopo. Non mancano i compiti a casa e per il prossimo incontro ho chiesto loro di presentare un luogo d’interesse che incontreremo durante il viaggio e quali sono le prerogative che intendono raggiungere. Sarà un’esperienza fantastica, ne sono certo e da questa, come tutte le cose belle, ne nasceranno tante altre…“.

Un’esperienza fantastica. Che dieci ragazzi vivranno direttamente in campo ed altri sogneranno, magari con la speranza di poterla ripetere e bissare un giorno, in quei luoghi del dio vulcano o in qualunque altro altrove. In fondo tutto è possibile. E tutto ciò che non lo è è già oltre: e può essere raggiunto…

Na.Co.

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