Perde il portafoglio, qualcuno lo
riconsegna: una storia piccola...

Dovrebbe essere la normalità, e molto probabilmente in tantissimi casi lo è. Dovrebbe essere una storia di tutti i giorni. Una di quelle che magari neppure racconti agli amici. Eppure – a ben pensarci – e in un tempo in cui qualche volta la strada più veloce è quella più seguita, fa bene raccontare le piccole (grandi) cose che accadono. E’ un Colornese che ci ha contattato, Nicola Scillitani. Si trovava qualche giorno fa al Centro Commerciale Padano. Il parmense e il colornese, nella nostra terra di confine, sono spesso aree di scambio commerciale, di acquisti dall’una e dall’altra parte.
Nicola Scillitani da Colorno si era spostato a Casalmaggiore. Fatti i suoi acquisti al Centro Commerciale era tornato a casa quandosi è accorto di non avere più il portafogli. Facendo mente locale, aveva sospettato che gli fosse caduto in prossimità dell’uscita, forse salendo in auto. Un viaggio di ritorno verso il Casalasco… “Nel portafogli avevo patente, documenti d’identità, il bancomat e denaro contante. Non era tanto per i soldi, quanto per tutti i documenti. Ho cominciato a cercare affannosamente il portafogli, a chiedere, ma nessuno ne sapeva nulla. Mentre, ormai sconfortato, stavo per tornarmene a casa, squilla il cellulare. Dall’altra parte del telefono i carabinieri. Qualcuno, e di buon cuore, aveva trovato il portafogli e lo aveva portato ai carabinieri della stazione di Casalmaggiore“.
A portare quanto a trovato in via Cavour in città un ragazzo di Torricella del Pizzo che, recatosi anch’egli al centro commerciale, lo aveva visto a terra, in prossimità di uno dei parcheggi e lo aveva raccolto.
“I Carabinieri di Casalmaggiore mi hanno informato con estrema gentilezza che tutti i miei documenti erano lì da loro e che sarei potuto passare a ritirarli. Per me è tornato il sole dopo la tempesta, un grande sollievo. Dopo la consegna ho chiesto agli uomini in servizio se potevo contattare chi lo aveva consegnato. Dopo averlo contattato loro stessi, per la privacy, e avendo la sua autorizzazione, mi hanno pasato il suo contatto. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere e averlo ringraziato, il ragazzo dall’altra parte mi ha detto che non ce ne era alcun bisogno e che sapeva cosa significava aver perso tutto, era probabilmente successo anche a lui…“.
Qui la storia si ferma: perdere tutti i documenti – carte di credito, identità e quant’altro – oltre ai soldi, è una brutta esperienza soprattutto perché significa dover rifare tutto, a partire dalla denuncia di smarrimento. Una perdita di tempo. Le carte possono essere bloccate, e in genere il loro utilizzo consente quanto meno di rintracciare luoghi e filmati. Ma per il contante – se chi ritrova il tutto pensa solo a se stesso – non c’è nulla da fare.
“Vi ho contattato, anche se so che è una piccola cosa. Ma volevo ringraziare il ragazzo di Torricella, perché è comunque un segno che nel mondo, c’è ancora del buono, c’è speranza…”
E noi, per lo stesso motivo, ne abbiamo scritto. Anche in piccoli gesti, anche quelli che consideriamo spesso normali, ci può essere qualcosa di speciale, da narrare…
Na.Co.