Cronaca

San Martino e Bozzolo, bronzo
alla patria, bronzo alla memoria

Manca più di un anno alla manifestazione che il Comune di San Martino intende organizzare per ricordare la inaugurazione del Monumento ai Caduti avvenuta il 25 ottobre 1925.

Un evento che impegna fin da ora l’Amministrazione locale per onorare degnamente la ricorrenza dal duplice significato, sia per ricordare i soldati che persero la vita nella difesa della patria sia per sottolineare come lo stesso monumento costruito in marmo e granito un tempo contemplasse anche elementi bronzei purtroppo tolti per ordine della Sopraintendenza di Verona.

In una lettera dell’allora titolare del dicastero Raffaello Niccoli datata 26 febbraio 1941 inviata a tutti i Podestà dei Comuni nelle province di Verona, Cremona e Mantova si chiedeva l’elenco completo dei monumenti presenti nelle varie municipalità comprese le targhe in bronzo eventualmente installate sulle facciate o sui portoni delle abitazioni.

La richiesta partiva dalle cosidette necessità belliche in quanto tutto il materiale bronzeo sarebbe stato fuso allo scopo di trasformarlo in armamento da combattimento, sopratutto cannoni a San Martino si tentò di evitare la spogliazione di tale monumento, realizzato dall’architetto Cesare Donini cercando di evidenziarne il valore artistico e storico.

Richiesta respinta dalla Sovraintendenza negandone qualsiasi caratteristica di pregio. Così la parte più importante del monumento venne privata di una grande statua della Vittoria che porge una corona ad un soldato che si preme una mano sul cuore sdraiato qualche gradino sotto. Assumendo di conseguenza un aspetto disadorno e spoglio così come si può vedere ancora oggi passando nelle vicinanze.

Particolare curioso e mai svelato è invece come mai il monumento simile,situato a Bozzolo non abbia mai subito analoga spogliazione anche se il Sopraintendente lo avesse classificato pure di nessun valore artistico alla stregua di molti altri monumenti ai Caduti di tantissimi paesi mantovani che avevano ricevuto il medesimo ordine.

Durante le celebrazioni per il centenario fissate per il prossimo anno magari qualcuno, tra i discorsi commemorativi potrà fare accenno a questa differenza di trattamento. Perche’ un monumento completo di due notevoli statue in bronzo come la Vittoria alata e il soldato sottostante senza dubbio ,e’ tutt’altra cosa rispetto all’aspetto disadorno attuale.

Ros Pi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...