Cronaca

Ponte Acquanegra Calvatone, vince
l'attesa: decisione complessa

La questione del ponte sul fiume Oglio che divide Calvatone da Acquanegra non è stata affrontata nella riunione dell’apposito comitato che aveva fissato la decisione per il 22 febbraio.

I componenti incaricati in effetti si sono incontrati a Milano ma pare che, da fonti attendibili, il problema non fosse nemmeno all’ordine del giorno. Uno scherzo o una beffa per le migliaia di persone del territorio cremonese mantovano che, anche attraverso le mille e più firme raccolte e presentate all’Ufficio della Sovraintendenza alle Belle Arti di Mantova, si aspettavano con ansia una risposta.

Il ponte in ferro, arrugginito e malandato chiuso dal giugno scorso è da considerare storico e quindi intoccabile oppure si può abbatterlo e costruirne uno nuovo al suo posto? La risposta attesa nella giornata del 22 febbraio non è arrivata perché l’argomento non era all’ordine del giorno o perché il tecnico competente non era presente a Milano dove la riunione in effetti si è svolta, affrontando però altre storie.

Una nuova riunione ci sarà tra due settimane, una quindicina di giorni di ulteriore attesa con la gente che continuerà a chiedersi se alle Istituzioni interessa davvero la sorte di tante persone costrette a peregrinare tra una deviazione e l’altra senza ancora sapere quale sarà il destino di questo ponte. Che adesso passerà alla storia non solo per la sua vetustà ma per i tempi occorsi per deciderne la sorte.

“E’ una questione complessa che va affrontata con competenza e adeguata e attenzione – così si è espresso il Sovrintendente di Cremona, Mantova e Lodi Gabriele Barucca -. Ci sono aspetti di conservazione e rispetto ambientale oltre che culturali ed economici nei confronti dei quali agire con cautela”.

Ros Pis

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