Cronaca

Torricella, nasce la Casa dei
Gatti per felini anziani e disabili

I lavori procedono, a piccoli passi. Supportati dai consigli dal Servizio Veterinario di ATS Valpadana. D’altro canto loro Renata Fontana, dipendente della Casa di Riposo Busi di Casalmaggiore, presidente dei 4Cats, oltre 30 anni di volontariato/azione a favore dei gatti e in genere di tutti gli animali, la conoscono bene. Lo sanno che si farebbe in quattro per ogni esemplare recuperato, che per lei “Una possibilità per fare qualcosa c’è sempre, anche nei casi che sembrano più compromessi“. Gatti incidentati, neurologici, con handicap medio/gravi. La vita è vita sempre, sino a che ce ne è (e sino a che la sofferenza non supera la volontà di stare al mondo). Questo il suo credo. Questa la sua anima.

Renata Fontana, carattere forte, determinazione, energia da vendere, non si ferma mai. E non ama fermarsi pensando che non ce la farà. Meglio pensare ad una strada, ad una via in cui le speranze e i sogni si realizzano, in cui alla fine è sempre quella vita di cui parlavamo prima ad emergere. Non è sempre stato così, e non può essere sempre così, ed ogni volta che qualcosa non va come si desidererebbe andasse, per lei è una lacerazione profonda. Ma ci si prova, ci si mette con tutto quel che si ha. E poi, solo dopo tutto questo, ci si arrende al destino. Perché il destino a volte può prendere altre strade, il non fare nulla o l’arrendersi ha un solo tracciato. Questa è l’anima di Renata. Questo il suo profondo credo.

Qualche mese fa, e grazie ad una generosa donazione di una signora residente nel parmense a Renata e ai 4Cats è arrivata l’occasione che attendeva da tempo. La signora, che ha seguito e segue da tempo il loro lavoro, ha messo a disposizione la cifra per un acquisto importante. Una struttura (104 metri quadrati, su due piani, con un giardino di 95 metri quadrati) adatta a realizzare una Casa-Rifugio per felini anziani e quelli con disabilità medie (i più gravi i 4Cats li portano e li curano a casa). Si trova in via Roma, a Torricella del Pizzo. I lavori procedono, a piccoli passi, grazie ai volontari e grazie al contributo di alcuni artigiani.

Le richieste sono tante, anche perché a differenza di tante altre – e comunque meritorie e irrinunciabili – associazioni sul territorio l’approccio ai gatti con problematiche non è da tutti. Bisogna avere una certa esperienza, bisogna averne la forza, amare con tutte le conseguenze che questo comporta. Sia per un giorno appena, un mese o per qualche anno è un impegno che prendi con te stesso, per te stesso e con chi segui. “Ci chiamano soprattutto per gatti investiti o disabili, o gatti con problematiche di natura neurologica. Le ultime chiamate sono arrivate da Torino, Verona e Lecco. E poi ci sono i gatti anziani, e quelli quasi nessuno li vuole. Ecco, la Casa dei gatti nasce soprattutto per loro. Ospiteremo esclusivamente gatti che non possono più vivere sul territorio, gatti anziani, gatti con disabilità che possono essere gestite nella casa. I più gravi ovviamente li teniamo nelle nostre abitazioni, la mia e quella di Enrica soprattutto, siamo noi che seguiamo questi casi“.

La Casa dei Gatti di Torricella del Pizzo è organizzata su due piani. Il piano terreno ospiterà una cucina, una stanza salotto e un giardino “Che utilizzeremo solo quando sarà messo in piena sicurezza. Tutto quello che faremo nella struttura sarà gestito in totale accordo col servizio veterinario di ATS Valpadana, ci incontreremo col dottor Montinaro con il quale c’è già un buon rapporto. C’è tanta solidarietà da quando si è saputo di questo progetto: i mobili del pianterreno, tanto per dire, ce li ha donati il mobilificio di Trecasali, nel parmense, che sta chiudendo. Un giorno ci hanno chiamato e ci hanno detto, tra i mobili in esposizione, di scegliere quelli che andavano bene per la nostra struttura e poi ce li hanno dati in maniera gratuita. Il materiale per l’impianto elettrico, 500 euro di materiale, ci è stato regalato da un elettricista di Lecco”. La storia è quella di una collaborazione su un intervento su una gatta incidentata ed i suoi cuccioli. E’ stato un modo di dire grazie, per l’uomo. E – se si vuole – una conferma dell’ottimo lavoro (che poi lavoro non è) che i 4Cats impostano ogni volta senza mai tirarsi indietro…

“Abbiamo già lavatrice e asciugatrice, frigorifero e cucina, e poi ancora stiamo mettendo a posto la stanza dei cuccioli, ci hanno regalato coperte varie, e la solidarietà continua. C’è sempre necessità, anche perché oltre alla casa del Gatto continueremo a seguire le colonie che già seguiamo sul territorio. Cibo, spese mediche, quello che ci mettiamo è sempre tanto“.

Il progetto di Renata e dei 4Cats però non si ferma qui, la parte umanamente più bella ce la spiega lei, con l’entusiasmo di una fanciulla. Renata lavora a stretto contatto con gli anziani in casa di riposo. A volte gli raccontano della loro vita, e dei loro animali. Magari con una certa nostalgia. Studiare qualcosa che restituisse alle persone quel tipo di rapporto per lei è stato semplice. “Il progetto che ho in mente ha una forte finalità sociale: le persone anziane, quelle che per diversi motivi non possono gestire più un animale in casa, ma amano vivere il contatto con i gatti, possono venire qui, stare in compagnia, bersi un caffè o un the, coccolarsi i gatti anziani della casa. I gatti hanno bisogno di un contatto umano come gli umani hanno bisogno di un contato felino. Devo parlare con L’ATS per vedere come possiamo definire bene questa struttura, come possiamo fare in modo che sia tutto assolutamente in linea con la normativa. Per ora è la Casa dei gatti, poi vedremo. Spero di essere da esempio per altre realtà: questi spazi andranno a beneficio dei gatti, e saranno beneficio per le persone“.

Al primo piano verrà realizzato un’infermeria. “Ci servirà per i gatti appena arrivati o investiti, o ancora quelli che dovremo tenere in quarantena, poi c’è la stanza grande, 4 metri per 5, in cui ospiteremo temporaneamente cuccioli. I cuccioli faranno la quarantena presso le nostre abitazioni per 20 giorni e poi saranno spostati nella casa per mantenere l’ambiente pulito da malattie infettive. Alla casa stiamo lavorando noi volontarie, siamo soprattutto donne. L’infermeria sarà realizzata esattamente per come deve essere fatta per essere considerata tale seguirà tutte le regole che ATS ci dirà di seguire. Potrà servire anche a loro come struttura d’appoggio, in caso di necessità.  Sarà dunque la stanza più vuota, ma per noi è fondamentale. Ci manca ormai poco affinché si possa partire a pieno ritmo“.

La Casa dei Gatti potrà arrivare ad ospitare una trentina di gatti, comunque in linea con quanto consiglierà il servizio veterinario di ATS Valpadana. Domenica alla K di Cappella, a partire dalle 18, si potrà andare a dare una mano ai 4Cats partecipando all’apericena in programma. Sarebbe una bella mano per tutte loro. Che ci hanno messo davvero tanto in questo progetto ed ogni giorno mettono davvero tutto in tutti i gatti che seguono…

Renata aggiunge l’ultimo pensiero… “La Casa dei Gatti sarà funzionale, unisce l’affetto per gli animali alle persone. Vorrei fosse davvero una specie di Casa dell’Amore dove le persone possono venirsi a vivere l’amore che possono dare i felini, dandone altro in cambio. La casa sarà aperta a chi vuole venire in questo senso, bersi un caffè o un the, farsi due chiacchiere, fare due carezze ai gatti, magari fermarsi un poco. Non credo che vi siano altri spazi in cui le persone possono avere un contatto del genere, e questo mi fa piacere: creare benessere, per i gatti e gli umani, soprattutto se anziani è ciò che di più bello possiamo fare, per i gatti, per le persone e per il territorio…

Na.Co.

 

 

 

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