Il ponte di San Benedetto (in
ritardo) e le paure del Comitato
E’ stato inaugurato giovedì mattina con la presenza anche del Ministro Matteo Salvini il ponte a San Benedetto Po. Un ponte piuttosto lontano da Casalmaggiore, ma un punto di contatto c’è ed è una riflessione fatta da Paolo Antonini, avvocato e presidente del Comitato Treno Ponte Tangenziale, che dopo avere invitato i sindaci di Casalmaggiore e Colorno a parlare con Salvini per avere rassicurazioni, visto che si tratta di un’altra opera ANAS, così come quella che sorgerà a Casalmaggiore, analizza ora preoccupato i tempi.
“Il ponte di San Benedetto – ricorda Antonini – avrebbe dovuto essere realizzato in tre anni (dal 2017 al 2019) e che viene invece inaugurato nel 2024 nel solo tratto in alveo. Quindi con un ritardo rispetto ai tempi previsti dall’appalto di 5 anni. Una notizia che desta preoccupazione e sconforto considerato che ad, oggi, per il ponte sul Fiume Po di Colorno Casalmaggiore non vi è ancora il progetto definitivo delle opere, non si conoscono tempi e modalità del finanziamento tantomeno quelli di realizzazione e sono già passati cinque anni dalla riapertura. Ricordando che il tecnico che ha realizzato di lavori di ristrutturazione del ponte ha affermato che la durata residua del Ponte sul Po a Casalmaggiore sarà di dieci anni: cinque sono passati”.
Le ultime notizie emerse sui rilievi archeologici, previsti per legge, non sono del tutto positive: qualora infatti dovessero emergere elementi interessanti, ecco che l’iter potrebbe essere bloccato dalla Soprintendenza anche per un anno, qualora il materiale reperito richiedesse tempo per essere analizzato a fondo. Insomma, dieci anni sembravano molti nel 2019 ma il tempo davvero sta volando. E restare senza un ponte, come si è visto nei 21 mesi di chiusura tra 2017 e 2019, sarebbe un salasso troppo grande da pagare per i territorio del Casalasco e della Bassa Parmense.
G.G. (video TeleMantova e Alessandro Osti)