Torbiere Marcaria, i risultati del
bioblitz: c'é sempre meraviglia
Sorpresa e meraviglia, perché questo la natura continua a fare ai nostri occhi e alle nostre menti, questo la natura continua ad essere: sorpresa infinita ed assoluta meraviglia. Domenica scorsa, nell’area della Riserva Naturale torbiere di Marcaria, il periodico bioblitz ornitologic ha dato modo ai presenti di godere delle catture e del successivo rilascio di esemplari che potranno così essere monitorati in qualunque parte andranno. Tra quelli osservati spicca sicuramente, dopo 20 anni dall’ultimo esemplare catturato, un germano reale. Oltre al Germano Adriano Talamelli e Lorenzo Maffezzoli hanno preso 2 merli, 4 capinere, 2 codibrugnolo, un usignolo di fiume, 2 martin pescatore, un usignolo, una cinciarella, un picchio verde e un pettirosso.
TORBIERE DI MARCARIA – La riserva naturale Torbiere di Marcaria è una piccola zona umida racchiusa entro un paleomeandro del fiume Oglio, cioè un vecchio tracciato fluviale abbandonato dal fiume e situato a poca distanza dallo stesso. La riserva si estende quindi in una sorta di “catino” il cui limite è dato da una scarpata che raccorda la valle con le vicine superfici rialzate (livello fondamentale della pianura) con differenze altimetriche fino a 4-5 metri. Nella conca, naturalmente umida per la falda superficiale molto prossima al piano di campagna, si sono sviluppate, fin da tempi remoti, distese di canneto e altre formazioni palustri. Le condizioni asfittiche del suolo hanno impedito la decomposizione dei residui vegetali, che si sono accumulati e che conferiscono il caratteristico colore ai suoli, scuri perchè molto ricchi di sostanza organica. Questi depositi si estendono da un minimo di 3 ad un massimo di 6 metri di profondità e sono stati sfruttati in passato per l’estrazione della torba, impiegata come combustibile. La presenza di piccoli bacini lacustri dai contorni regolari trae origine proprio da questa passata attività.
Na.Co. (FOTO: Parco Oglio Sud)
