Stasera l'ultimo consiglio
comunale del Bongiovanni-bis
Non un consiglio banale, non una data banale: giovedì sera, 18 aprile, si chiude infatti formalmente il secondo mandato dell’era Bongiovanni a Casalmaggiore, con l’ultimo consiglio comunale del quinquennio 2019-2024. Ecco perché a fine seduta è atteso il saluto del sindaco uscente, per un momento che, dopo mesi anzi anni di battaglie, in genere è sempre all’insegna del fair play. Una sorta di quiete prima della tempesta, elettorale, che sicuramente si alzerà dal 10 maggio in poi, giorno della presentazione delle liste, e che in parte già si è alzata. Quaranta giorni prima della scadenza elettorale, infatti, partirà la cosiddetta ordinaria amministrazione.
L’ultimo consiglio comunale a Casalmaggiore, comunque, non sarà importante solo per questo, dato che non sarà affatto scontato: partenza alle ore 20, orario che indica la possibilità di una seduta lunga dato che, alla scadenza delle due ore (come massimo) previste per mozioni e interpellanze, si parlerà poi di bilancio e di TARI, ossia Tariffa Rifiuti, alla presenza anche di Casalasca Servizi, che da anni cura il servizio a Casalmaggiore e non solo.
Si aprirà con una mozione da parte di CNC sulla posizione del presidente della Farmacia Comunale Marco Ponticelli, una vicenda sulla quale la civica di centrosinistra, che sarà probabilmente all’ultima volta in consiglio comunale dopo dieci anni di esperienza, data la spaccatura ormai certa nelle prossime elezioni, da tempo chiede maggiore trasparenza. Si passerà poi all’interpellanza su via Adua e su una sicurezza maggiore richiesta dai residenti, documento presentato da CNC e da Vivace e Sostenibile. E si chiuderà questa prima fase con la mozione del consigliere Pierluigi Pasotto sull’impianto fotovoltaico non ancora partito alla scuola di Vicobellignano.
Poi come detto spazio al bilancio e, tra le altre cose, anche ad un punto molto tecnico che riguarda invece il Piano di Governo del Territorio. Infine, almeno nelle previsioni, il saluto di Filippo Bongiovanni, che darà appuntamento poi alla battaglia elettorale che, con probabili cinque liste in campo e senza ballottaggio, sarà probabilmente infuocata.
Giovanni Gardani
