Cronaca

Gussola, fine di un'era:
giù la torre dell'acquedotto

Un cuscino di 8 metri di terra, non tanto per il timore della caduta del manifatto, quanto per attutire l’impatto al suolo preservando quello che sotto l’aquedotto corre. Tutto – con qualche minuto di ritardo rispetto ai tempi previsti – si é compiuto. La vecchia torre, ubicata a fianco del parco, a poca distanza dalle prime case e dalla scuola, non c’è più. Un lavoro certosino quello di Padania Acque, studiato e programmato nel minimo dettaglio per evitare problemi. Tutte le abitazioni in prossimità sono state evacuate, e pure qualcuna delle attività commerciali del centro ha deciso di aprire le serrande dopo le 10.30.

Tantissimi i curiosi che hanno affollato i blocchi posti su ogni lato, a debita distanza dalla torre e dall’esplosivo. Come ricordano gli anziani, il manufatto era stato eretto nel 1966. E’ servito alle esigenze della città, l’ha servita sino a pochi giorni fa – come confermano i tecnici di Padania – ma come in tanti hanno ricordato é stato un simbolo perché nella skyline del comune lo si vedeva a distanza. Una sorta di piccolo e basso faro di pianura.

Alle 10.35 é venuto giù proprio come era stato previsto. Una sorta di implosione che lo ha fatto cadere in maniera quasi a piombo sull’area nella quale era stato eretto. Un breve applauso come ai matromoni dopo il bacio e dieci minuti dopo la vita a Gussola é tornata a scorrere come tutti i giorni.

A Gussola erano presenti i vertici di Padania acque e le varie squadre operative, la protezione civile, i carabinieri e la Municipalke di Gussola e dei comuni limitrofi. Nessun problema, solo il tempo che passa, che si stacca dal passato per guardare al presente e al futuro di un comune che non cessa di programmare e di crescere. Ora l’area, verrà riqualificata con un parco più grande per famiglie. Stefano Belli Franzini é già al lavoro.

G.G. – Na.Co (Vdeo Alessandro Osti – Foto Nazzareno Condina)

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