Economia

Due maxi comunità energetiche
pronte a partire nell'Oglio Po

Sono cresciute a tal punto da essere diventato due maxi blocchi: il primo che ruota attorno a Casalmaggiore, Viadana e Commessaggio; il secondo invece gravitante su Piadena Drizzona e San Giovanni in Croce. Ma i comuni coinvolti sono molti di più, quasi per intero quelli del comprensorio Oglio Po, perché il riferimento citato è quello delle cosiddette cabine primarie, dalle quali parte la distribuzione di energia.

Stiamo infatti parlando del maxi progetto, nato tre anni fa e che va verso il perfezionamento definitivo, delle CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili, che hanno tre scopi: ambientali, perché favoriscono tutti i sistemi di energia non derivanti da combustibili fossibi; economici, perché andrebbero a combattere il caro bollette che tutte le famiglie ormai conoscono bene, allargando il concetto di famiglia a quello di comune e di comunità di comuni; sociali, per aiutare soprattutto le famiglie in difficoltà con il concetto di scambio di energia.

Il progetto era partito da quattro comuni (nel Casalasco c’erano Piadena Drizzona e Gussola), sotto la regia di Fondazione Cariplo che ha garantito un primo finanziamento e sotto l’egida della Diocesi di Cremona. Poi via via si sono aggiunte anche le RSA e gli altri enti che hanno un alto rilievo sociale e soprattutto altri comuni, interessati dal modus operandi dei primi comuni coinvolti e anche dal finanziamento messo a disposizione da Regione Lombardia. Senza dimenticare l’invito del Gal Terre del Po che, in diversi incontri pubblici a Milano e poi sul territorio, ha spinto a unire le forze.

Il tutto si è sbloccato quando, finalmente, quando i decreti attuativi sono stati firmati dal Governo a fine marzo. A quel punto il progetto, che stava comunque andando avanti in attesa di novità da Roma, ha messo insieme vari comuni ed enti, allargando dunque lo spettro delle CER: anzi avere tante comunità, se ne sono create due di ampio livello, una da 45mila abitanti circa e una da 25mila abitanti. Un modo, quest’ultimo, anche per contenere le spese, ad esempio, per la semplice apertura con pratica notarile. Il percorso è pronto a sbocciare, entro la fine di aprile potrebbe anche arrivare la firma che darà il via ufficiale all’iter.

Giovanni Gardani

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