Politica

Casalmaggiore a sinistra, aria di
Lista. Pasotto: "Lavori in corso"

Lavori in corso, appena iniziati o forse finiti, con gli ultimi ritocchi. Potrebbero esserci anche loro. Un manipolo di ragazzi e ragazze, dai 30 ai 70 anni, convinti ancora che il mondo lo si possa cambiare. A partire dalle cose semplici, dai rapporti umani, dal partire dagli ultimi, dai meno ascoltati. Una visione poetica della politica, ma con la concretezza di chi non si arrende e con la costanza di chi, indietro, non vuole lasciare nessuno.

Una politica che parte – e sempre – dal basso. Figlia di chi non vuole mollare mai anche quando le nuvole all’orizzonte si fanno pesanti e la nave sembra andare verso le rocce. Non conoscono ragion di stato. A guidarli un vecchio – si fa per dire – e saggio lupo di mare, Pierluigi Pasotto, un capitano senza corona e senza scettro convinto che le decisioni si debbano prendere ancora in maniera collegiale, che il tutto prevale sull’uno ma che l’uno sia ugualmente importante, che la politica sia quella cosa seria in cui si guarda ai problemi, ci si interroga e si prenda poi una strada verso una soluzione possibile.

Convinto che una rappresentanza, seppur civica, di sinistra vera e radicata in una elezione come quella di Casalmaggiore debba esserci. Forte, tenace, partecipe come sempre e debba giocarsela. Davide contro i ciclopi. O Davide per Davide e per tutti i Davide che ci camminano a fianco. Ancora meglio se Davide con Davide perché tenzoni ce ne sono già abbastanza senza scomodare ulteriormente l’ars pugnandi…

A parlarne lui stesso capitano con la cappa e senza spada, il Paso per gli amici, e un po’ per tutti. Qualche acciacco, i segni del tempo che passa per lui e per tutti. Con CNC é andata come é andata, e non ci torneremo per sua esplicita richiesta. Perché quello che é alle spalle é lezione di vita, ma li resta e non si cambia. Solo una qualche battuta e poi si guarda avanti. Sempre in avanti. Prendendo ciò che di buono é stato.

La politica per il Paso é anche questa. Un crocevia di anime che si affrontano a viso aperto sulle idee, ma che poi si ritrovano su altre strade. Sempre e – come direbbe il buon De Gregori – per sempre.

Proveranno ad esserci anche loro, un manipolo di ragazzi e ragazze ognuno con le proprie specificità, ognuno disposto a metterci un tassello, all’interno di un puzzle complicato. Personalità che si spendono nel mondo del sociale, in quello giovanile, nell’associazionismo. Persone che si sono spese per una vita nei propri ambiti specifici.

I lavori sono in corso – ci conferma – ma mancano alcuni tasselli. Non siamo mai stati fermi, anche se c’é stato un momento in cui l’ho davvero pensato. Di fermarmi io. Il rapporto col PD? Abbiamo fatto una scelta entrambi, una scelta che rispetto e che alla fine considero logica. Nessun astio, nessun rancore da parte di nessuno credo. Durante l’ultimo consiglio con Fabrizio e Mario ci siamo salutati scambiandoci un in bocca al lupo. Con Ettore abbiamo parlato, c’è un rapporto che va oltre. Siamo tutti consapevoli che si é chiuso un ciclo decennale che valuto comunque positivo. Abbiamo sempre cercato di essere costruttivi e propositivi nel rispetto reciproco anche se su alcune questioni la pensiamo in in maniera diversa. Auguro a loro il meglio, sotto ogni punto di vista. La politica a volte richiede che ognuno faccia le proprie scelte, il proprio percorso ,serenamente. Le cose sono andate così, perché così dovevano andare“.

Si guarda avanti. Alle prossime amministrative, e pure dopo. “Ci siamo confrontati con altre Liste – ci spiega – e voglio anche chiarire che ogni decisione presa é stata presa da tutti, collegialmente. Ogni lista porta avanti in maniera più che legittima la propria politica. Non abbiamo valutato possibili apparentamenti perché le posizioni su questioni che per noi contano sono molto distanti, e perché poi, in alcune figure non ci siamo riconosciuti. Ci sono argomenti, dalle autostrade al masterplan, dal biogas alla gestione delle partecipate sulle quali non siamo disposti a trovare compromessi o peggio ancora ad adattarci alle posizioni di altri. Abbiamo idee in comune che cercheremo di portare avanti. E una visione della politica che parte dal basso, dai bisogni quotidiani dei cittadini ,dai servizi pubblici, dalla prossimità. Cosa introdurremmo di nuovo? Intanto andremmo ad ascoltare le persone, che poi é quello che facciamo da sempre, non partiamo impreparati da questo punto di vista, e neppure in ritardo. Quello che ci piacerebbe fare é coinvolgere persone preparate nella gestione della cosa pubblica e fare in modo che le decisioni possano essere sempre più condivise coi cittadini. Introdurre gradualmente criteri di bilancio partecipato e non solo per Casalmaggiore ma per ogni frazione . E poi ancora, e siamo ai fondamentali come si direbbe in ambito calcistico, una Casalmaggiore così non si può accettare. Sporca, trasandata, trascurata, inaccettabile”.

Altro tema che sta a cuore, il disagio giovanile. “Oggi i giovani sono molto più liberi, mentalmente, di quanto lo fossimo noi alla loro età, mediamente più reattivi, bravi con l’utilizzo delle tecnologie ma allo stesso tempo molto più fragili nell’autodeterminazione. La questione va affrontata, con fermezza ma non solo. Mettere la testa sotto la sabbia non porta a niente di buono…

Altre tematiche al momento e per esigenze di spazio, solo accennate. Ma ci sarà tempo per tornarci.

Tangenziale… “… sicuramente sganciata da autostrade di sorta, lo diciamo da sempre…” e biogas: “… altro elemento per il quale non saremmo andati daccordo con altre forze, visto che preferiamo che i campi si coltivino e non per fare del carburante per gli impianti ma per i prodotti che la terra offre e per consentirne un utilizzo a prezzi più accessibili per tutti…“.

Poi ancora le Partecipate… che dovrebbero investire in servizi per i cittadini e non in altro, spingere ASST a sviluppare la medicina territoriale, l’assistenza integrata, e poi ancora visite, analisi e tutto il resto…“, viabilità “...che va rivista in toto. Ci sono questioni nelle quali le amministrazioni devono giocare un loro ruolo importante…” sino ad arrivare al senso stesso di città e di frazione. “… penso alla sostenibilità, alla bellezza, alla sicurezza. Pensiamo al diritto che ogni cittadino ha di vivere in città più belle e più sicure. Una città e frazioni per vivere, e non per sopravvivere e dormirci…”

Sono solo accenni di qualcosa che forse sarà. Che si sta costruendo con consapevolezza ed ottimismo. Nessuna rigidità, nessun cedimento, nessuna arrendevolezza. “Se riusciremo a chiudere il cerchio, sarà per un progetto che costruisca un alternativa realmente civica per il futuro, che metta insieme persone e non sigle, l’inizio di un nuovo percorso…” conclude Pasotto.

Una lista già c’é, come dicevamo, i lavori sono in corso ma é inutile fare nomi in questo momento. Tra quelli che hanno aderito ve ne sono di ogni età, di ogni provenienza, con esperienza e con voglia di farne altra. La gente poi, deciderà sempre chi votare. Le amministrative sono pur sempre un rebus, perché nel voto subentra fiducia, conoscenza, amicizia, esempio al di là dell’appartenenza politica. Spesso si vota la persona, più che la tessera. Si valutano le anime più che le figurine e le bandiere. Si decide di testa, e di cuore, e non sempre in questo preciso ordine. Due forze a sinistra, due a destra, una al centro più civica? Sarà un confronto aperto. Un confronto in cui ci probabilmente ci saranno anche loro: un gruppo di sognatori forse, tenacemente aggrappati alle realtà che vivono e alla realtà che hanno tutto il diritto di voler scrivere. Lavori in corso. Lavori appena iniziati, e da portare avanti…

Nazzareno Condina

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