Cronaca

Oglio Po, Cardiologia e donazioni
crescono ottimismo e prestazioni

C’è un più che diffuso ottimismo nell’aria. E a Oglio Po, quest’aria non la si respira spesso. C’è spesso fatica, spesso la sensazione di qualcosa che si spenga piuttosto di qualcosa che cresce. Questa volta però – onore al merito a ASST e alla stessa Cardiologia con i suoi responsabili, oltre che agli Amici dell’Oglio Po, instancabili artefici di quella che dovrebbe essere una prassi sempre più diffusa, quella della collaborazione attiva – la strada intrapresa va in senso opposto. Cardiologia ha raddoppia e potrà offrire, con la stessa professionalità di sempre, prestazioni ottimali. Perché oltre alla qualità (quella sempre elevata) c’è la quantità. E ci sono macchinari all’avanguardia. Arrivano dal pubblico? Provvede il privato? Non ha grande importanza invero. Gli ospedali, e Oglio Po ospedale di frontiera al pari e a volte più di altri, fa tanto per chi segue. Un piccolo – grande – gesto – non cambia nulla per noi ma può essere importante per tanti che sono i noi che restano, i noi che hanno bisogno di essere seguiti al meglio e di cure.

Non è semplice – e anche su questo ASST e la nuova direzione stanno facendo tutto il possibile – per far quadrare un cerchio in cui le problematiche sono spesso di natura politica, o indipendenti da qualunque scelta possa essere fatta. C’è carenza di alcune figure mediche, reperire personale è compito arduo per tutti ma ci sono servizi, e reparti, e dirigenti, e figure professionali che ce la stanno mettendo davvero tutto. Onore al merito.

CARDIOLOGIA, IL RADDOPPIO E IL NUOVO PERSONALE – La Cardiologia Oglio Po ha raddoppiato i posti letto e può contare su nuovo personale: il dottor Alberto Mazzi, tre infermieri e due oss. L’équipe medica al completo è composta da Luigi Moschini (Direttore) e gli specialisti Carlo Piscicelli e Giuseppe Pellinghelli. Al loro fianco quattordici infermieri e otto oss coordinati da Maruska Lukianienko.

“Abbiamo cominciato a ragionare da subito su questa opportunità, ma percorso per riuscire ad arruolare il personale – ha spiegato questa mattina il direttore generale Ezio Belleri – infermieristico e di supporto per raddoppiare i posti letto che in effetti da lunedì sono diventati da sei a dodici è stato un percorso ad ostacoli. E’ stato complicato ma ce l’abbiamo fatta, e siamo molto contenti di questo perché era assolutamente indispensabile visto il bisogno del territorio e vista la professionalità di chi ci lavora. Avevamo assolutamente bisogno di ulteriori posti letto vista la richiesta del territorio a cui non riuscivamo a fare fronte. Naturalmente stiamo cercando altro personale per effettuare altre operazioni in questo presidio, facciamo fatica anche perché siamo un po’ decentrati dal punto di vista logistico e questo non ci agevola. Però devo dire che un poco alla volta e con un po’ di ottimismo e il contributo da parte di tutti nel convincere chi lavora a venire qui da noi sta dando qualche frutto e ci fa dire che probabilmente ce la faremo a sviluppare altre iniziative che abbiamo in testa. Il dottor Alberto Mazzi ci ha raggiunto da pochissimo tempo. Per noi è un ritorno, come lo è stato per me. E’ un ritorno gradito, visto che è anche un medico che risiede nella nostra zona, e questo ci fa sperare che sia tornato per restare. Grazie anche al direttore della struttura perché i dati sull’erogazione dei servizi confermano una crescita e qui tutti stanno davvero svolgendo un ottimo lavoro”.

A Luigi Moschini è stato chiesto come sono andati questi primi due giorni a pieno ritmo: “E’ stato un buon inizio, reinizio diciamo perché noi aspettavamo con ansia la possibilità di dare una risposta maggiore ai maggiori e tanti bisogni del territorio, delle persone, dei pazienti ricoverati in ospedale magari dopo essere passati dal Pronto Soccorso e ora possiamo operare in maniera più efficente. Il dottor Mazzi si associa a tutto questo è c’è un incremento delle prestazioni ma anche un incremento intellettuale importante. Abbiamo corteggiato il dottor Mazzi e l’ho scoperto oltre che ottimo professionista, persona intelligentemente colta ed è importante questo perché avere collaboratori di questo livello ti aiuta molto anche nella gestione del quotidiano”. Grazie al numero (e alla qualità) di chi già c’è e di chi è arrivato, si incrementeranno i servizi e questo fa ben sperare. il dottor Moschini ha illustrato ciò che verrà potenziato ed un futuro di sempre più strette collaborazioni con le altre specialistiche. “L’arrivo del nuovo ecografo nei prossimi mesi ci aiuterà a sviluppare ulteriormente le prestazioni e il dottor Mazzi ci aiuterà anche in questo… E’ un buon inizio di un futuro che speriamo sia ancora migliore”.

Il dottor Alberto Mazzi ha sottolineato che anche per lui quello di questi giorni è stato un buon inizio e che è ben felice di tornare a lavorare con persone che già conosce: “Ottimi professionisti con i quali sarà un piacere lavorare. In questi giorni ho preso visione dell’organizzazione, di questo ospedale e spero in futuro di riuscire a dare il mio contributo”.

A chiudere il cerchio ancora il direttore Belleri: “Siamo di fronte ad una equipe di altissimo livello e speriamo nel futuro di poter continuare e di riuscire a dare sempre più prestazioni. Dobbiamo riuscire a far fronte a tutte le esigenze che dal territorio ci vengono richieste”.

LA DONAZIONE – Alle ore 11 è stato presentato il super ecografo TE9 donato alla terapia intensiva dagli Amici dell’Ospedale Oglio Po, in collaborazione con la famiglia Sereni e con il Comune di San Martino dell’Argine.

Ad accogliere la donazione è stato il direttore generale Ezio Belleri, affiancato dal direttore di anestesia e rianimazione Angelo Fornaro, con il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e il sindaco di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi. Per gli Amici dell’Oglio Po erano presenti il presidente Claudio Toscani con Maria Rosa Ghizzardi e Roberto Asinari insieme ai familiari di Giovanni Sereni.

Belleri ha ringraziato gli Amici dell’Ospedale Oglio Po che da anni sono “presenti in questo territorio con impegno e passione. Soprattutto per l’attenzione che dimostrano sempre alle necessità dell’Ospedale con grande intraprendenza e lungimiranza. In questo caso un grazie speciale alla famiglia Sereni e al Comune di San Martino dell’Argine, per aver dato un contributo essenziale all’acquisto dell’ecografo.

GLI AMICI DELL’OGLIO PO, IMPEGNO ENCOMIABILE – Il presidente Toscani ha espresso un ringraziamento sentito a tutti «i cittadini che con il loro contributo sostengono le attività dell’ospedale per migliorare i servizi e al direttore Belleri che – anche alla luce degli incontri fatti – ha dimostrato attenzione e capacità d’ascolto. L’Associazione non può certo interferire sull’organizzazione dell’Asst, ma può essere un interlocutore per la direzione e per i sanitari, in primis i direttori di reparto. Questo per accogliere i bisogni e interagire e trovare i fondi per dare risposte concrete».

«Siamo convinti – ha concluso Toscani – che il direttore Belleri sarà in grado di migliorare l’organizzazione dell’azienda nel suo insieme con conseguente beneficio al nostro ospedale e di rimando ai nostri concittadini. L’associazione per quanto le sarà possibile farà la sua parte. Ad oggi gli amici dell’Oglio Po si sono impegnati nella gestione di donazioni per oltre un milione e 800mila euro».

CON L’ECOGRAFO QUALITÀ DELLE CURE AL TOP – «Si tratta di una donazione importante, sia dal punto di vista funzionale che economico – commenta Angelo Fornaro. Questo ecografo è dotato di un sistema a ultrasuoni TE9 mindray che migliora le applicazioni di anestesia, emergenza e terapia intensiva. Inoltre, ha un duplice utilizzo: serve per l’esecuzione di procedure invasive di anestesia loco-regionale, ma anche per la diagnostica per immagini».

IMMAGINI VIAGGIANO IN RETE – Uno strumento che consente una maggiore velocità nell’esecuzione dei trattamenti e garantisce cure più precise e tempestive, anche a vantaggio di una gestione ottimale del flusso dei pazienti in sala operatoria. Un altro punto di forza è rappresentato dalla possibilità di condividere le immagini in rete con altri specialisti.

NAVIGAZIONE 4D CON AGO MAGNETICO – Entrando nel tecnicismo, questo ecografo dispone di una tecnologia avanzata di navigazione 4D che consente la visualizzazione dell’ago e la sua traiettoria con ottima risoluzione. Questo aiuta gli operatori durante le procedure ad avere una migliore conferma della posizione dello stesso ago nel tessuto e di ridurre al minimo l’eventuale danno ai tessuti circostanti.

Nazzareno Condina e ASST Cremona (Foto e Video Alessandro Osti)

 

 

 

 

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