"Sì, Leonardo passò da
San Giovanni in Croce"
“È molto probabile che Leonardo da Vinci sia passato per San Giovanni in Croce”. A dirlo è il Professor Carlo Vecce, uno dei massimi studiosi dell’artista toscano, che domenica 15 settembre ha presentato a Villa Medici del Vascello il suo ultimo libro “Leonardo, la vita. Il ragazzo di Vinci, l’uomo universale, l’errante”.
Davanti a più di 80 persone, lo storico e autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla vita di Leonardo – introdotto da Federica Copelli dello staff di Villa Medici – ha esordito dichiarando la sua emozione nel trovarsi nella casa di Cecilia Gallerani, sottolineando come i luoghi legati a Leonardo o alle persone che l’hanno conosciuto e che hanno contribuito alle sue opere abbiano un’atmosfera unica e straordinaria: come Vinci, il Castello Sforzesco di Milano o la casa di Amboise, dove Leonardo visse i suoi ultimi anni, Villa Medici del Vascello “è uno dei pochi luoghi in cui si sente la presenza di Leonardo”, e ciò perché la Dama con l’ermellino ha animato il borgo con la sua cultura, ma anche – e qui lo studioso meraviglia i presenti – perché molto probabilmente Leonardo c’è passato tra la fine del 1499 e l’inizio del 1500.
“In seguito alla conquista di Milano da parte dei francesi – ha spiegato Vecce – molte persone legate agli Sforza e a Ludovico il Moro fuggirono verso Mantova cercando rifugio presso la corte di Isabella d’Este e Francesco Gonzaga: tra queste, oltre a Leonardo, anche la Gallerani e il marito Ludovico Carminati, conte di San Giovanni in Croce. Facile pensare che Cecilia e Leonardo, legati da un rapporto di stima e amicizia, si siano ritrovati al castello di San Giovanni, che si trovava proprio sulla via da Milano a Mantova”.
L’incontro – moderato dallo storico dell’arte cremonese Andrea Fenocchio – ha approfondito molti aspetti legati alla vita del genio toscano, non ultimo il suo rapporto con la madre Caterina e il padre Piero, mettendo in luce la vicenda umana oltre che artistica e culturale di un uomo la cui impronta nel mondo ha attraversato i secoli e continua ad affascinarci con il mistero racchiuso nei suoi quadri e con una vita piena di sfaccettature.
Il numeroso pubblico, proveniente da diverse località lombarde ed emiliane, ha partecipato con attenzione e trasporto all’evento letterario, incantato dalle parole dell’autore, che ha raccontato di come lo studio e la frequentazione continua dei manoscritti di Leonardo da Vinci gli abbiano trasmesso, nel tempo, la sensazione di ascoltare la voce di Leonardo e di essere al suo fianco.
Una voce che, un tempo, ha risuonato anche nel castello di San Giovanni in Croce, e che continua a riecheggiare nei tanti e partecipati eventi culturali che Villa Medici del Vascello propone da anni per approfondire la vita e le opere del genio vinciano.
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