Chiude lo storico Fabbricone
A rischio 53 posti di lavoro
Chiude la Fir International, la storica fabbrica di Casalmaggiore: la notizia deflagra come una bomba e trova purtroppo la conferma dei sindacati. Su 74 lavoratori, 53 sono ora a rischio. Questo perché, come spiega il sindacalista Marco Cagnati, una trentina di operai e operaie saranno spostati sullo stabilimento di via Vanoni, in vista della chiusura della sede storica di via Roma a Casalmaggiore, ma sempre in via Vanoni sono previsti 13 licenziamenti.
E gli altri 40 posti di lavoro? A loro sarà proposto un trasferimento difficile da accettare, presso la sede di Pordenone: un compromesso che può accettare, di fatto, solo chi non ha famiglia. Una notizia che scuote tutta Casalmaggiore perché la Fir, per tutti il Fabbricone, ha dato da mangiare a famiglie casalesi e casalasche da oltre cento anni, dato che inizialmente produceva bigiotteria, la stessa che ha dato vita, a metà anni ’80, al Museo del Bijou. Poi le varie riconversioni, il passaggio a Nidec e ora la chiusura.
A preoccuparsi, da donna, prima che da consigliere comunale, anche Annamaria Piccinelli, che illustra una situazione particolare. “L’80% delle persone interessate da queste novità poco piacevoli sono donne – spiega Piccinelli – e tutte hanno tra i 40 e i 50 anni: un mix di fattori che le rende più difficili da collocare sul mercato. Credo sia giusto che tutti, istituzioni e anche semplici cittadini, si rendano partecipi per aiutare queste persone, segnalando eventuali occasioni offerte dal mercato del lavoro. Già ne abbiamo parlato alla riunione della capigruppo, quando il sindaco ci ha dato la notizia”.
I sindacati avranno un incontro con l’azienda il 22 ottobre. Le strade rimaste sembrano essere due: incentivi per chi è vicino alla pensione e ricollocamento interpellando altre aziende del territorio nel settore metalmeccanico. Nella missione – difficile – di non perdere nessun posto di lavoro.
Giovanni Gardani