Casteldidone celebra il dialetto
con il libro di Amilcare Azzoni
Domenica 13 Ottobre alle ore 15:30, nel teatro dell’oratorio parrocchiale di Casteldidone, verrà ufficialmente presentato il libro “Al Dialét Da Casteldidón – Il dialetto di Casteldidone: terminologie che vanno scomparendo” scritto da Amilcare Azzoni, con la prefazione di Giampietro Ottolini e osservazioni fonetiche e grammaticali di Lucia Branchi. L’opera, stampata grazie al contributo della Pro Loco di Casteldidone, rappresenta un passo importante nella conservazione del patrimonio linguistico locale.
Il libro, frutto del meticoloso lavoro di ricerca di Amilcare Azzoni, raccoglie termini tipici del dialetto locale, toponimi degli appezzamenti agricoli e soprannomi storici delle famiglie di Casteldidone.
Filippo Morsolini, Presidente della Pro Loco, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Non appena siamo venuti a conoscenza del progetto e del desiderio di Amilcare di pubblicare un libro sul dialetto, abbiamo subito riconosciuto l’importanza di avere una raccolta scritta di termini e modi di dire nel nostro dialetto e abbiamo scelto di sostenerne le spese di stampa. Tra poche settimane ricorrerà il ventesimo anniversario dalla fondazione della Pro Loco e anche per questo motivo abbiamo pensato di omaggiare tutte le famiglie del Paese con una copia del libro”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Casteldidone e organizzato dall’associazione culturale La Bussola odv in collaborazione con la Pro Loco, vedrà anche la partecipazione di Daniele Goldoni, già coinvolto nel Progetto Porte Aperte, dedicato alla riscoperta delle tradizioni locali.
Il Sindaco Andrea Rivieri esprime la sua gratitudine: “Ad Amilcare Azzoni va il mio ringraziamento e quello di tutta la comunità per l’ammirevole e instancabile lavoro di ricerca e catalogazione effettuato in questi anni”. Il primo cittadino sottolinea inoltre il valore identitario dell’opera, che “accresce la nostra cultura locale ed il legame di appartenenza con le nostre origini e tradizioni”.
Il libro di Azzoni si propone come un ponte tra le generazioni, raccogliendo termini che stanno diventando obsoleti per i giovani, ma che rimangono cari e familiari per i meno giovani. Rappresenta un’opportunità unica per tramandare al futuro il patrimonio linguistico di Casteldidone, preservando così la memoria collettiva e l’identità culturale della comunità.
Sara Zammarini