Lotta al caporalato: resi noti
i risultati dei controlli estivi
Il fenomeno del caporalato è stato per tutta l’estate sotto la lente dei Carabinieri del Comando Provinciale di Mantova che hanno da poco concluso controlli estivi mirati. L’operazione ha portato alla denuncia di 20 datori di lavoro per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, 6 segnalazioni per caporalato, 8 denunce per somministrazione irregolare di manodopera e 3 accuse di impiego di manodopera clandestina.
In totale, sono stati effettuati 30 controlli presso varie aziende agricole della provincia di Mantova. Le sanzioni amministrative per l’impiego di lavoratori “in nero” hanno raggiunto i 63.000 euro, mentre le ammende per violazioni della sicurezza sul lavoro ammontano a 145.000 euro. Su 201 lavoratori controllati, solo 10 sono risultati non regolarmente assunti (0,05%), una percentuale decisamente contenuta rispetto ai dati nazionali sul lavoro irregolare in agricoltura che, secondo dati ISTAT, nel 2023 ammontava al 23,2%.
L’Arma ha ribadito il proprio impegno nella protezione dei lavoratori più vulnerabili, spesso stranieri e in situazioni di fragilità economica e sociale. Prima dell’avvio dei controlli, il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha condotto un ciclo formativo per i militari della territoriale del Comando Provinciale. Questo training ha fornito ai Carabinieri competenze specifiche per eseguire accessi amministrativi volti a verificare la regolarità dei rapporti di lavoro, sottolineando l’importanza di un approccio specializzato nella lotta contro il caporalato.
I controlli continueranno sia nel settore agricolo che in quelli industriali della provincia. L’Arma dei Carabinieri prevede di organizzare ulteriori operazioni, coinvolgendo anche reparti specializzati come i Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità (NAS), il Nucleo Operativo Ecologico (NOE) e il Nucleo per la Tutela del Lavoro applicando un approccio multidisciplinare alla problematica.
Sara Zammarini