Italia Zuccheri, annata difficile
anche per i produttori lombardi
Campagna bieticola 2024, Coprob-Italia Zuccheri: stagione pesantemente influenzata dai fenomeni climatici estremi. Indennizzi in arrivo e novità per la prossima stagione.
Gli agricoltori lombardi, insieme ai colleghi di altre sette regioni italiane, hanno dovuto affrontare un’annata particolarmente difficile per quanto riguarda la produzione bieticola 2024. La campagna inizialmente aveva generato un cauto ottimismo, ma ha subito un drastico peggioramento a causa dell’estate più calda di sempre, seguita da distruttive precipitazioni autunnali che hanno costretto a un’anticipata conclusione della raccolta.
Grazie ad alcune scelte mirate, modulate secondo necessità, hanno permesso ai soci della Cooperativa Coprob Italia Zuccheri di mitigare parzialmente le ripercussioni sugli standard produttivi, che comunque hanno chiuso in negativo rispetto all’anno scorso. Gli sforzi delle 7000 aziende socie hanno visto una resa che, dalle 155 mila tonnellate di zucchero del 2023, è passato a 145 mila.
“È stata nei fatti una stagione veramente penalizzata dal maltempo in tutte le sue fasi temporali”, ha dichiarato il presidente Luigi Maccaferri, che ha annunciato l’arrivo di indennizzi per i soci più colpiti dai danni alle coltivazioni.
“Andiamo comunque da subito incontro alle necessità dei soci, soprattutto quelli che hanno maggiormente subìto i danni più gravi alle loro coltivazioni, con indennizzi e, come ulteriore novità importante, presenteremo, già nei prossimi giorni all’interno delle assemblee itineranti dei nostri soci, la nuova programmazione per la prossima campagna bieticola con novità rilevanti sia in ambito agricolo che commerciale”.
Il direttore generale Moreno Basilico ha illustrato le strategie future, che puntano su sostenibilità e innovazione: “La nostra Cooperativa è improntata ad una costante ricerca di efficienza dei nostri stabilimenti produttivi attraverso un processo di ingegnerizzazione delle fabbriche, con una proporzionale razionalizzazione dei costi di gestione ed infine puntando su una sostanziale svolta energetica all’insegna della sostenibilità: un percorso virtuoso che abbiamo intrapreso convintamente all’insegna dell’ottimizzazione sotto ogni profilo”.
Accanto alle innovazioni tecnologiche, si guarda anche ai riconoscimenti e alle certificazioni: “Ci consentono di offrire ed ampliare la nostra gamma e la qualità della nostra filiera tutta italiana. Rilevanti sono la certificazione Biologica e la certificazione SQNPI volte a garantire l’impegno della Cooperativa a perseguire metodi di coltivazione e produzione sicuri e sostenibili”.
Una svolta qualitativa che potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo anche per i produttori lombardi, in un mercato dove la produzione nazionale copre appena il 10% del fabbisogno interno.
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