Sciopero generale, servizi
a rischio anche nell'Oglio Po
Anche l’Oglio Po dovrà fare i conti con lo sciopero generale di otto ore proclamato per venerdì 29 novembre da Cgil e Uil contro la manovra economica del governo Meloni. La protesta, che coinvolge sia il settore pubblico che quello privato, avrà ripercussioni sui servizi essenziali del territorio, dalla sanità, alla scuola, ai trasporti. In Piazza Roma Cremona si terrà anche un presidio dalle ore 10.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici locali, dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini, l’astensione dal lavoro sarà limitata a quattro ore, dalle 9 alle 13. Il settore ferroviario non sarà coinvolto, avendo già effettuato uno sciopero il 24 novembre.
I residenti della zona potrebbero trovare disagi nell’accesso ai servizi sanitari. L’ATS Valpadana ha comunicato che verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali, come previsto dalla legge 146/1990, ma sono possibili rallentamenti nelle prestazioni ordinarie.
Al centro della protesta la questione salariale, con i sindacati che denunciano un calo costante dei salari italiani da oltre trent’anni. I manifestanti chiedono una riforma fiscale che tassi in modo progressivo redditi, profitti e grandi ricchezze, per finanziare aumenti salariali e potenziare il welfare.
I sindacati contestano una legge di bilancio varata senza un reale confronto con le parti sociali, caratterizzata da tagli e austerità, in particolare nel settore pubblico. La protesta mira a ottenere maggiori risorse per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici e misure concrete per migliorare le condizioni di lavoro.
Sara Zammarini