Ex assessore contro spettacolo
di Luxuria: "Annullatelo"
Lo spettacolo “Princesa” è in programma al Teatro Comunale di Casalmaggiore per il prossimo 1 marzo 2025: manca veramente tantissimo ma la messinscena fa già discutere. Il motivo? Una sorta di “caso Vannacci” ma per certi versi di segno opposto. Perché a recitare in “Princesa” è Vladimir Luxuria.
La polemica al momento è sotterraneo, ma passa da una lettera che un paio di parrocchiani di Santo Stefano hanno scritto agli altri membri dell’Associazione Famiglie, chiedendo di prendere le distanze dall’evento e, quel che pesa di più, chiedendone persino l’annullamento. Non sfugge all’attenzione il fatto che tra i firmatari della lettera vi sia anche l’ex assessore al Sociale Gianfranco Salvatore.
Non una presenza da poco, considerando che la lettera “prende per la giacca” l’amministrazione, parlando di fatto di un tradimento dei “valori ed ideali a noi cari” nonostante questa amministrazione sia stata eletta “con il voto di molti di noi”. Proprio quest’ultimo passaggio nella missiva configura il taglio politico della vicenda.
Va fatta una doverosa precisazione: l’Associazione Famiglie di Santo Stefano non ha preso una posizione sulla vicenda, non per menefreghismo ma perché al momento ancora non si è riunita per discutere del tema. Di conseguenze il pensiero va ascritto ai due firmatari dello scritto. Ma è una lettera che fa rumore, proprio come a suo tempo la fece la contrapposizione di diversi gruppi rispetto all’ospitata del Generale Vannacci al Rotary Piadena Oglio Chiese all’epoca guidato da Giorgio Moriero.
Qui la differenza sta nel fatto che stiamo parlando di uno spettacolo al Teatro Comunale e non di una conviviale di un club privato. Un nuovo caso di “boicottaggio” richiesto dai due firmatari a tutta l’Associazione, “conoscendo i riferimenti culturali e ideologici, fortemente antireligiosi e anticattolici” di Luxuria, si legge nella lettera per uno spettacolo “con forzature dannose sull’identità di genere, in particolare per i nostri giovani”.
Giovanni Gardani