Agricoltura

Cia Lombardia fa il bilancio 2024:
reddito e ambiente al centro

Lo stato dell’agricoltura lombarda e nazionale è stato al centro dell’assemblea annuale di Cia Agricoltori Italiani Lombardia che ha riunito tutti i presidenti provinciali, direttori e delegati delle associazioni Cia, Donne in Campo e Anp.

Il presidente Paolo Maccazzola ha evidenziato le principali sfide che il settore dovrà affrontare, a partire dal crescente debito pubblico che impatta significativamente sulle aziende agricole. “I prossimi saranno periodi di grandi sacrifici e di obbligati investimenti per poter stare al passo con gli altri attori del settore,” ha dichiarato Maccazzola, sottolineando la necessità di sostegni governativi ed europei.

La transizione ecologica è emersa come tema centrale del dibattito, con particolare attenzione alla necessità di garantire un equilibrio tra gli investimenti richiesti e le prospettive di reddito per gli agricoltori. A questo proposito il presidente ha anche sollevato preoccupazioni sulla gestione dei fondi PAC, sostenendo che “i fondi della Pac devono però essere dati agli agricoltori e non ad imprese che di agricolo non hanno nulla”.

“Ci sono settori in grande difficoltà, come la suinicoltura”, continua Maccazzola, “che a causa della Peste Suina Africana ha visto molte aziende vivere momenti drammatici. I ristori alle imprese sono doverosi, altrettanto però devono essere i fondi per garantire a queste aziende non solo il recupero dei mancati guadagni, bensì sostegni per garantire la continuità aziendale e coprire gli elevati costi di gestione che comunque sono stati sostenuti”

Anche la vicepresidente regionale Lorena Miele ha posto l’accento sulla questione ambientale, soffermandosi sulla gestione idrica e sull’agrivoltaico. “La creazione di invasi per salvare l’acqua e utilizzarla quando necessario, permetterebbe una migliore resa durante i periodi di siccità, a cui andrebbero uniti dei nuovi acquedotti per garantire anche nei territori particolarmente siccitosi il giusto approvvigionamento di acqua”.

“Siamo poi totalmente contrari ai pannelli agrivoltaici”, continua, “che non permetterebbero di utilizzare i terreni agricoli e sarebbero fonte di inquinamento nelle fasi di smaltimento, oltre a porre questioni morali circa lo sfruttamento delle persone nelle miniere di estrazione dei materiali per costruirli”. Miele ha suggerito lo sfruttamento dell’energia nucleare come alternativa sostenibile.

Il tema del consumo di suolo ha occupato una parte significativa del dibattito, con Maccazzola che ha annunciato una proposta al Governo per un decreto legge mirato al consumo di suolo zero. I dati Ispra indicano una perdita di 20 ettari di terreno agricolo ogni 24 ore in Italia, una situazione definita “sconcertante” dal presidente.

la Vicepresidente Miele che aggiunto che “Il problema della cementificazione riguarda anche il bosco che avanza, che, quando non è tenuto sotto controllo, non è più una risorsa perché impossibile da riconvertire ad area agricola. Serve il giusto equilibrio tra zona boschiva e area agricola, così come per la fauna selvatica: solo con strategie di contenimento e controllo si può garantire l’equilibrio ecosistemico”.

Durante l’assemblea sono intervenuti anche i rappresentanti dei giovani agricoltori e delle donne del settore, sottolineando l’importanza di garantire un futuro sostenibile per le nuove generazioni che intendono investire in agricoltura e la necessità di politiche che assicurino un reddito equo agli operatori del settore.

Sara Zammarini

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