Cronaca

Il sindaco Bongiovanni: "Avanti
con lo sviluppo di Casalmaggiore"

L'intervista del direttore Simone Arrighi al sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni

Nel giorno di Capodanno il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, ai microfoni di CR1, intervistato dal direttore Simone Arrighi, indica la road map del 2025 per il comune capofila del territorio casalasco: Asolana, ponte sul Po, cantieri Pnrr, rigenerazione urbana, area omogenea e palazzetto dello sport (“contiamo di finire i lavori al termine del 2025”) tra i tanti temi trattati. Ma prima, un doveroso passo indietro.

Tracciando un bilancio dell’anno appena concluso, si passa per lo snodo cruciale del suo terzo mandato: dodici mesi fa ci avrebbe creduto?

“Non me l’aspettavo, nel senso che fino a dicembre del 2023 non era possibile per i sindaci fare un terzo mandato, tra l’altro è cambiata la normativa a gennaio e in più Casalmaggiore è risultato essere nel 2021 per l’Istat sotto i 15 mila abitanti, quindi ho potuto candidarmi. Diciamo che la popolazione e gli elettori mi hanno dato fiducia per la terza volta. Un’enorme soddisfazione e la gioia per me di poter continuare nei progetti già avviati, proseguendo sulla linea che ha portato a sviluppi nella città nel corso di questi ultimi dieci anni”.

Terzo mandato significa gioia personale ma anche grande responsabilità nei confronti della comunità di Casalmaggiore. Ha parlato di progetti da poter traguardare anche in questo 2025. Ce n’è qualcuno in particolare da sottolineare?

“Tutti i comuni adesso sono impegnati con il Pnrr, che va a conclusione nel 2026. In città abbiamo l’ex Macello che rientra in queste opere. Stiamo facendo una rigenerazione urbana veramente interessante. Abbiamo anche ricevuto, oltre ai 4 milioni di euro dal Governo, 150 mila da Fondazione Cariplo per la gestione, per l’allestimento, per l’animazione di quell’area che tornerà ad essere vissuta dalla città. Poi abbiamo, fuori dal Pnrr, ma importantissimo, il palazzetto dello sport. Le fondamenta sono pronte e da qui in avanti crescerà. Da marzo in avanti lo vedrete già. Si conta di finire i lavori al termine del 2025″.

Palazzetto dello sport che ha avuto un percorso, negli anni, piuttosto turbolento. Risponderà a tutte le necessità?

“In primis a quelle della scuola elementare, realizzata nel 2006 nella stessa area ma che non aveva la palestra, creando problematiche per lo spostamento dei bambini. C’è molta aspettativa soprattutto negli studenti di poter usufruire di una palestra scolastica e poi ci sono le esigenze delle società sportive che hanno un grandissimo bisogno di strutture. Oggi la nostra palestra Baslenga, datata anni ’80, con le nuove regole non può più ospitare partite di basket. Abbiamo bisogno di un palazzetto per lo sport, per i giovani, per le generazioni future. La risposta a livello di lavori speravo fosse ancora più celere ma ricordate tutti la primavera scorsa le fortissime piogge che hanno rallentato per settimane le opere, perché nello scavare le fondamenta c’era bisogno di un terreno più asciutto. Adesso recupereremo il tempo perso”.

Casalmaggiore è individuato come comune capofila di un territorio e di un comprensorio, l’Oglio Po, strettamente connesso ai fiumi e quindi al tema dei ponti: come sta quello sul Grande Fiume? Il progetto di un nuovo ponte è rimasto un sogno irrealizzabile?

“Il ponte adesso è di proprietà dell’Anas, però la Provincia di Parma ha i fondi per realizzare un progetto tecnico di fattibilità. Uno studio che doveva essere consegnato a maggio 2024. Ci siamo incontrati con Provincia di Parma a settembre, ci è stato raccontato che mancavano ancora alcuni sondaggi sotto il ponte, nell’alveo del Po, eccetera, eccetera. Li stanno concludendo, io mi auguro che nei primi mesi del 2025 si arrivi ad avere questo studio di fattibilità altrimenti comincio a preoccuparmi perché questo è il progetto da presentare all’Anas, che diventerà poi esecutivo. Poi si devono trovare i fondi per la costruzione e non sappiamo ancora questo ponte quanto costerà. Quindi c’è una lieve preoccupazione da parte mia per i ritardi nelle risposte dell’ente Provincia di Parma”.

A proposito di infrastrutture a Casalmaggiore è sempre di attualità il tema della strada Asolana, da alleggerire con la realizzazione dell’ultimo tratto di gronda: ci sono novità?

“Resta sempre l’obiettivo primario di ogni amministrazione e di ogni politico che si proponga a Casalmaggiore. La città, per chi non la conoscesse, è tagliata in due dalla strada statale 343 Asolana, il traffico è notevole e servirebbe una gronda o comunque una tangenziale che evitasse questa parte di abitato. Negli anni sono stati costruiti due tratti che eliminano il traffico pesante dalle frazioni, ma manca appunto il tratto finale per bypassare il centro da Vicobellignano. Le interlocuzioni con Regione Lombardia sono avviate, la Provincia di Cremona ha recentemente cambiato il presidente e Roberto Mariani è una persona che ha cuore Casalmaggiore e questa situazione, quindi credo che rispetto a prima sia diventata una priorità a livello territoriale. Ricordo che in realtà il progetto della gronda è sempre stato legato all’autostrada TiBre, infrastruttura che non si sa se andrà avanti e se vedrà mai la luce visto che in questo momento termina a Ronco Campo Canneto con un casello che non è mai stato aperto”.

Filippo Bongiovanni a CR1

 

Per quanto concerne i progetti di ampio respiro, sulla scorta di quanto organizzato in passato nel cremasco, negli ultimi mesi si è parlato anche per il territorio Casalasco della creazione di un’area omogenea: cosa ne pensa?

“Lo sta trattando nello specifico il vice sindaco Vanni Leoni, che come me è stato amministratore provinciale. La logica è cercare di mettere assieme i servizi per i cittadini di ogni comune dell’area, perché anche chi abita a Voltido piuttosto che a Torricella del Pizzo dovrebbe poter avere quantomeno accesso agli stessi servizi di chi abita a Casalmaggiore. Stiamo lavorando in questo senso ma ci tengo a dire che con la nostra Casalasca Servizi stiamo facendo approfondimenti seri per trasformare la società in una multiservizi in house che possa andare oltre la raccolta rifiuti per tutti i 41 comuni soci. Una cerchia quindi già più vasta dell’area omogenea. Siamo a disposizione per poter dare più servizi, dalla gestione del verde pubblico alla cura dei cimiteri, che interessano direttamente i cittadini e che sono importanti per la comunità. Possiamo fare da collettore territoriale avendo il 51% di questa società”.

Sindaco, ultima domanda: in vista del 2025, che augurio fa a se stesso e a Casalmaggiore?

“Mi auguro che i cittadini concludano delle festività molto serene, di riflessione e di comunione con le persone più care. Spero in un 2025 dove ogni persona di Casalmaggiore e non solo possa fermarsi a riflettere e a pensare che cosa si possa fare per riprendersi cura della propria comunità. Può essere un piccolo gesto, tramite associazioni o facendo semplicemente del bene”.

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