Cronaca

Nuovo ponte sul Po:
riprese le analisi sul terreno

Nella gallery: i macchinari per le perforazioni operativi nella golena del Po

Sono ripresi i sondaggi del terreno, nella zona golenale del fiume Po, che consentiranno di acquisire i dati necessari per ultimare la fase progettuale, in capo alla Provincia di Parma, del nuovo ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore prima del passaggio ad Anas per il completamento dell’opera.

Da alcuni giorni le ditte incaricate hanno adottato alcuni provvedimenti che consentono di ovviare al principale problema riscontrato nelle scorse settimane, ossia il pericolo che i macchinari necessari alle perforazioni potessero sprofondare nel terreno, attualmente intriso d’acqua a seguito delle ondate di piena e delle consistenti precipitazioni dei mesi passati.

“È stato creato un percorso di accesso all’area dei sondaggi – spiega Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma – composto dalla posa di una serie di plance in ferro creando, di fatto, una corsia percorribile dai macchinari senza incorrere nel rischio di restare impantanati. Questa soluzione ha permesso di fare in modo che i macchinari possano essere spostati più agevolmente sino a raggiungere i punti della golena in cui è necessario procedere con le perforazioni. In sostanza i macchinari possono riprendere, ora, l’attività di carotaggio, anche sino a 40 metri di profondità. Raccogliere tutti i dati necessari nel più breve tempo possibile, condizioni meteo e dei terreni in golena permettendo – conclude Fadda – consentirà di completare la parte di progettazione a carico della Provincia che richiederà, una volta terminati i sondaggi, circa tre mesi di tempo per essere ultimata”.

Ad oggi sono già disponibili i primi risultati della campagna geognostica che hanno portato alle prime considerazioni circa la sismica delle pile del ponte, mentre l’attuale fase di raccolta dati è propedeutica a disporre delle informazioni geotecniche sulla base delle quali poter poi definire il dimensionamento delle pile del nuovo ponte.

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Obiettivo finale quello di fornire ad Anas tutti i dati e gli elaborati che contengano già le scelte tecniche necessarie ad ultimare la progettazione esecutiva.

“I lavori che procedono sui ponti di Colorno, Ragazzola e Castellina di Soragna per un importo complessivo di 27 milioni di euro – sottolinea Daniele Friggeri, vicepresidente della Provincia con delega alla Viabilità – testimoniano l’attenzione del nostro ente su tutta la Bassa. Nel 2025 completeremo anche le opere connesse alla TiBre per ulteriori 21,5 milioni di euro e sono in programma altri interventi sulla Sp72 per 3 milioni di euro a vantaggio anche dei residenti a Colorno, Torrile e Sorbolo Mezzani. Oltre alla costante attività di manutenzione in tutti i territori la Provincia conferma il proprio impegno anche per le strade e per le infrastrutture della Bassa”.

“Riteniamo importante – sottolinea il sindaco di Colorno Christian Stocchi – il costante aggiornamento sull’avanzamento dei lavori, che avevo auspicato anche nei tre incontri degli ultimi sei mesi richiesti agli enti preposti anche per tenere alta l’attenzione. In quella sede, abbiamo anche auspicato un aggiornamento sui tempi di vita del ponte esistente, stimato nel 2019 in dieci anni, in modo da raccordare i cicli di vita dei due manufatti e garantire il collegamento Colorno-Casalmaggiore senza soluzione di continuità”.

“Ringrazio il presidente Fadda – dichiara Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore – per i costanti aggiornamenti e la collaborazione. Finalmente si vedono miglioramenti e una seria speditezza nel concludere la progettazione”.

redazione@oglioponews.it (servizio tg di Andrea Colla)

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